In orbita il potente satellite JPSS-2, studierà il clima e il meteo estremo

JPSS-2 si unisce ad altri due satelliti meteorologici in orbita polare
MeteoWeb

Il razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA) è decollato oggi 10 novembre dalla Vandenberg Space Force Base alle 10:49 ora italiana, trasportando 2 payload verso l’orbita.

Il razzo è decollato con un ritardo di 24 minuti a causa di problemi con il rifornimento, che hanno costretto il team di controllo a terra a interrompere brevemente il conto alla rovescia. La sequenza post-lancio è avvenuta senza intoppi con il payload principale, il Joint Polar Satellite System-2 (JPSS-2), che si è separato perfettamente dallo stadio superiore Centaur circa 28 minuti dopo il decollo.

JPSS-2, di proprietà della National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti, raccoglierà una varietà di dati meteorologici e climatici. Il secondo veicolo spaziale, un dimostratore tecnologico, uno scudo termico gonfiabile chiamato LOFTID, potrebbe aiutare la NASA a far atterrare payload super pesanti su Marte in futuro.

L’Atlas V ha volato oggi nella configurazione più essenziale del razzo, senza alcun booster a propellente solido. JPSS-2 e LOFTID erano anche alloggiati in una carenatura larga 4 metri, la più piccola disponibile per un Atlas V.

Il motore RD-180 del primo stadio del razzo ha effettuato un’accensione di circa 4 minuti prima di uno spegnimento nominale del motore principale e della separazione del primo stadio, seguito da una serie di burn dallo stadio superiore Centaur per continuare a trasportare i payload più in alto. JPSS-2 è stato dispiegato circa 28 minuti dopo il decollo in un’orbita polare a 710 km sopra la Terra. LOFTID è stato dispiegato in un’orbita altamente ellittica a T+75 minuti, per poi tornare indietro per una prova di rientro “scottante” nell’atmosfera terrestre.

Il satellite meteo JPSS-2

JPSS-2 — uno sforzo congiunto della NASA e della NOAA — è essenzialmente un satellite meteorologico, ma il solo nome non rende giustizia alle capacità del veicolo. JPSS-2 si unisce ad altri due satelliti meteorologici in orbita polare e sarà un grande alleato per il monitoraggio della Terra.

satellite meteo nasa

Il primo satellite del programma JPSS, il veicolo spaziale Suomi-NPP, è stato lanciato nel 2011. Il secondo, NOAA-20, ha seguito l’esempio nel 2017. JPSS-2 si unisce alla coppia per aiutare gli scienziati a raccogliere e comprendere meglio enormi quantità di dati meteorologici che miglioreranno i modelli globali, tra le altre cose.

Il Visible Infrared Imaging Radiometer Suite, o strumento VIIRS, fornirà immagini con una risoluzione spaziale di 375 metri e consentirà la rilevazione di caratteristiche dei temporali e potrà anche rilevare le onde gravitazionali mesosferiche.

JPSS-2 trasporta anche l’Advanced Technology Microwave Sounder (ATMS), che può vedere attraverso le nubi per osservare le strutture interne delle pareti degli occhi degli uragani. Il Cross-track Infrared Sounder (CrIS) a bordo del satellite lavorerà in tandem con ATMS per convertire i dati di temperatura e umidità a diverse altitudini in rappresentazioni 3D per modelli atmosferici.

Nella sua orbita polare, JPSS-2 girerà intorno al globo 14 volte ogni 24 ore, fornendo una copertura completa dell’intero pianeta 2 volte al giorno. Oltre al suo lavoro meteorologico, il satellite, che sarà gestito dalla NOAA, è progettato per monitorare il ghiaccio marino, il colore dell’oceano, la temperatura e i cambiamenti della biodiversità, nonché incendi e inondazioni.

JPSS-2 è progettato per raccogliere dati dall’orbita per almeno 7 anni.

Una dimostrazione tecnologica per i futuri atterraggi su Marte

L’altro payload che è partito oggi con Atlas V è LOFTID (abbreviazione di “Low-Earth Orbit Flight Test of an Inflatable Decelerator”), ed ha avuto vita breve.

LOFTID si basa sulla tecnologia nota come deceleratore aerodinamico gonfiabile ipersonico (HIAD). Testerà le capacità e le prestazioni di uno scudo termico espandibile durante il rientro attraverso un’atmosfera planetaria. Gli scudi termici espandibili hanno potenziali benefici elevati per il futuro del volo spaziale, hanno spiegato i funzionari della NASA, consentendo potenzialmente di fare atterrare in sicurezza payload molto più pesanti sulla superficie di Marte rispetto a quanto sia attualmente possibile. L’agenzia avrà bisogno di una tecnologia di atterraggio molto robusta per costruire un avamposto sul Pianeta Rosso, cosa che spera di iniziare a fare alla fine degli anni ’30 o all’inizio degli anni ’40 .

LOFTID è pieno zeppo di sensori, che aiuteranno i membri del team della missione a studiare il rientro del veicolo sulla Terra. LOFTID ha raggiunto una velocità massima di quasi 30mila km/h durante la discesa, che si è conclusa con uno splashdown con paracadute a poche centinaia di km al largo della costa delle Hawaii, circa 110 minuti dopo il liftoff.

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