Maltempo, onde di 6 metri e spiagge sommerse in Veneto: prima forte nevicata sulle Dolomiti | FOTO

L'ondata di maltempo provocata dal Ciclone Denise ha generato in Veneto onde alte 6 metri, mareggiate, danni da forti venti e tra i 15 e i 50cm di neve sulle Dolomiti
MeteoWeb

Il Veneto oggi è stato sferzato dalle piogge e dai forti venti generati dal Ciclone Denise. A Venezia, solo l’intervento del Mose ha evitato che una marea catastrofica allagasse la città, ma altre località hanno subito danni ingenti a causa delle violente mareggiate. L’ondata di maltempo, inoltre, ha portato la prima, forte nevicata sulle Dolomiti. 

Onde di 6 metri: spiagge del Veneto sommerse 

Oggi la piattaforma Ismar-Cnr a circa 15 chilometri al largo del Lido di Venezia ha registrato una marea di 1,73 metri sul livello del mare intorno alle 9.45, con punte di 2,04 metri sul livello del mare sulla Diga Nord di Malamocco. Le altezze d’onda hanno superato i sei metri al largo. Al momento gli effetti della mareggiata sono in corso di valutazione da parte dei tecnici del Genio Civile di Venezia e di Rovigo che stanno svolgendo i sopralluoghi con particolare attenzione per i paraggi maggiormente esposti.  

Per quanto è possibile sapere, al momento a Bibione la mareggiata ha raggiunto il muro paraonde in prossimità di piazzale Zenith e ha sormontato la duna interessando le aree retrostanti (piste ciclabile, aree verdi) e alcune vie di accesso all’arenile. A Caorle la mareggiata è arrivata al muro paraonde, con danni alla scogliera di protezione del centro storico con spostamento di massi anche di gradi dimensioni e la passeggiata a mare tra scogliera e diga foranea completamente sommersa dalle onde. 

A Porto Santa Margherita la mareggiata ha sormontato il muro paraonde e a Eraclea la mareggiata ha sormontato le difese longitudinali allagando le aree retrostanti e intaccando il sistema dunoso consolidato. A Jesolo sono stati registrati danni all’arenile e alle strutture turistiche presenti, così come a Isola Verde. A Sottomarina la mareggiata ha eroso il sistema dunoso alla foce del Brenta, posto a protezione dei campeggi. A Chioggia le strutture turistiche sottoflutto al molo sono state invase dall’acqua. Diffusi allagamenti sono infine segnalati a Rovigo, Adria, Villadose e Porto Viro. Numerose anche le situazioni di alberi pericolanti e i danni provocati agli edifici dal forte vento. 

Centinaia di chiamate ai Vigili del Fuoco per il maltempo 

Sono oltre 100, fra richieste e interventi, in gran parte già evasi per tempo, le chiamate giunte ai Vigili del Fuoco di Venezia, a causa dell’ondata di maltempo odierna. Tra gli interventi figurano soprattutto alberi pericolanti e danni da acqua, a Venezia e in numerose località della provincia. Pioggia torrenziale e raffiche di vento che hanno fatto cadere molti alberi, anche in Piazzale Roma, nel centro storico di Venezia. 

Un intervento è stato richiesto del Suem 118 veneziano all’imbarcazione del comando lagunare del Corpo, per trasportare un’equipe medica sull’isola di Burano, che con le ambulanze acquee non era raggiungibile, visto il mare grosso. I sanitari hanno così potuto assistere una donna, che è stata caricata sulla motobarca e portata all’ospedale Santi Giovanni e Paolo. Altri interventi per danni da maltempo sono stati svolti in provincia di Padova, una settantina, e oltre 220 in quella di Rovigo.  

Prima forte nevicata sulle Dolomiti venete  

L’ondata di maltempo provocata dal Ciclone Denise ha portato anche la prima forte nevicata della stagione sulle Dolomiti venete. Il manto bianco ha raggiunto finora uno spessore variabile tra i 15 e i 50 centimetri. Fiocchi sono caduti su Cortina, Falcade, e molti altri centri del Cadore e dell’Agordino. Neve, ma dai 1.300 metri di quota in su, anche sull’altopiano di Asiago.  

Sul massiccio della Marmolada, già interessato due giorni fa da una veloce bufera, è stata un’altra giornata di neve e forte vento, con raffiche – riferisce la rete di rilevamento ‘marmoladameteo.it’ – fino a 77km/h e una temperatura di -10°C. Sulla vetta, a Punta Penia, 3.343 metri, la neve ha raggiunto il mezzo metro; 25cm a Passo Fedaia, 30cm sul Passo Sam Pellegrino. 

Maltempo: problemi alla linea del nodo ferroviario di Mestre 

A causa del maltempo, un problema alla linea elettrica nel nodo ferroviario di Venezia Mestre ha causato ritardi e cancellazioni di treni. Il guasto è stato innescato intorno alle ore 13.25 da un problema a un treno, che si è bloccato all’uscita dalla stazione, e che nel rientro ha causato un guasto al sistema elettrico della stazione, anche a causa del forte vento. Sul posto sono intervenuti i tecnici di Rete ferroviaria italiana (Rfi), per il ripristino del sistema, mentre numerosi treni hanno subito forti ritardi o sono stati fatti partire da Mestre.  

Dalle 18.50, la circolazione ferroviaria nel nodo di Venezia ha iniziato a tornare gradualmente alla normalità. I tecnici di Rete ferroviaria italiana sono stati impegnati dalle 13.25 nelle complesse operazioni di liberazione della linea dal treno bloccato dal guasto e di ripristino della piena efficienza dell’infrastruttura. La circolazione fra Venezia Mestre e Venezia Santa Lucia non è mai stata interrotta, ricorda Fs, “i treni hanno viaggiato utilizzando gli altri binari disponibili, pur con inevitabili rallentamenti e ritardi”. 

Per monitorare nel modo migliore possibile la situazione meteo in tempo reale, di seguito forniamo un elenco delle pagine con tutte le informazioni utili per seguire il nowcasting meteorologico minuto per minuto:

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