Orion ha ora viaggiato più lontano di qualsiasi altro veicolo spaziale progettato per trasportare astronauti. La capsula della missione Artemis I (senza equipaggio) ha battuto la distanza record raggiunta dal modulo di comando dell’Apollo 13 “Odyssey” a 400.171 km dalla Terra alle 14:40 ora italiana di ieri.
La navicella spaziale Apollo 13 aveva precedentemente stabilito il record alle 01:21 ora italiana del 15 aprile 1970.
Il piano di volo originale dell’Apollo 13 non prevedeva che la navicella viaggiasse così lontano. Come è ormai ampiamente noto, la missione è improvvisamente passata dall’obiettivo di atterraggio sulla Luna al riportare in sicurezza gli astronauti sulla Terra dopo che un’esplosione a metà volo ha squarciato il modulo di servizio del veicolo.
L’Apollo 13 ha raggiunto quella distanza record perché vi era la necessità di utilizzare la gravità della Luna per lanciare la navicella spaziale verso la Terra nel modo più rapido e sicuro possibile.
Allo stesso modo, il profilo di volo di Artemis I non è stato pensato specificamente per battere il record dell’Apollo 13: lo ha fatto solo perché la NASA ha posizionato la capsula in un’orbita retrograda distante (DRO).
“Artemis I è stata progettata per mettere alla prova i sistemi di Orion e abbiamo optato per la DRO come un ottimo modo per farlo,” ha affermato Jim Geffre, responsabile dell’integrazione del veicolo. “È successo così che con quell’orbita davvero ampia, ad alta quota sopra la Luna, siamo stati in grado di superare il record dell’Apollo 13. Ciò che era più importante, però, era spingere i confini dell’esplorazione e inviare veicoli spaziali più lontano di quanto avessimo mai fatto prima“.
Orion, però, si spingerà oltre: la NASA prevede che la capsula raggiunga una distanza massima dalla Terra di 432.194 km alle 22:06 ora italiana di lunedì 28 novembre. Da lì continuerà a viaggiare intorno alla Luna fino a quando non accenderà il motore del sistema di manovra orbitale per lasciare la DRO, effettuando il suo secondo passaggio ravvicinato alla superficie lunare il 5 dicembre, seguito dal ritorno sulla Terra l’11 dicembre.
Il programma Artemis
La missione Artemis I, della durata di circa 26 giorni, è progettata per esaminare la performance di Orion e dell’enorme razzo Space Launch System della NASA, che ha inviato la capsula nello Spazio la scorsa settimana, un test che apre al strada alle missioni con equipaggio pianificate sulla Luna.
Artemis II invierà Orion intorno al satellite nel 2024. Artemis III porterà gli astronauti a mettere piede sul Polo Sud lunare nel 2025 o 2026. Seguiranno ulteriori missioni di atterraggio, mentre la NASA costruirà un avamposto di ricerca con equipaggio, un obiettivo chiave del programma Artemis.