Oggi il lancio del rivoluzionario satellite JPSS-2, la NASA testerà anche uno “scudo gonfiabile”

NASA e NOAA lanceranno oggi un nuovo satellite per il monitoraggio meteorologico e climatico e uno scudo termico espandibile
MeteoWeb

La NASA e la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti lanceranno oggi un nuovo satellite per il monitoraggio meteorologico e climatico.

Il liftoff del veicolo Joint Polar Satellite System-2 (JPSS-2) avverrà dalla Vandenberg Space Force Base in California alle 10:25 ora italiana, con un razzo Atlas V, della United Launch Alliance (è possibile seguire le operazioni in diretta nel link in calce, con trasmissione delle immagini a partire dalle 09:45 ora italiana).

JPSS-2 sarà operato dalla NOAA una volta raggiunta la sua destinazione finale, un percorso in orbita terrestre bassa che lo porterà sopra i poli del pianeta. Altri due veicoli spaziali JPSS osservano già la Terra da quell’orbita, girando intorno al globo 14 volte ogni 24 ore e osservando completamente il pianeta 2 volte al giorno.

Meteo e clima, gli strumenti del satellite JPSS-2

La suite di strumenti JPSS-2 raccoglierà dati sulle temperature della superficie terrestre, sulla densità delle nuvole e sugli aerosol al fine di migliorare le previsioni meteo settimanali e di eventi meteo estremi, tra le altre cose.

In una conferenza stampa pre-lancio tenutasi martedì 9 novembre, Jordan Gerth, meteorologo e scienziato satellitare per il National Weather Service della NOAA, ha spiegato che i contributi di JPSS-2, sebbene di portata globale, hanno anche applicazioni molto locali. “Le osservazioni sono globali. Le previsioni sono locali,” ha detto Gerth. “Con JPSS, la qualità delle previsioni meteo locali da 3 a 7 giorni è eccezionale“.

Oltre ad aiutare a decidere se prendere o meno l’ombrello prima di uscire di casa, JPSS-2 monitorerà anche ghiaccio marino, fioriture di alghe, incendi, temperature della superficie dell’oceano e temperature dell’atmosfera terrestre per fornire dati a un archivio di ricerca climatica per modelli meteorologici globali.

Lo scudo termico LOFTID

JPSS-2 verrà lanciato con un Atlas V 401, una variazione del vettore con una carenatura del payload larga 4 metri, senza booster a propellente solido e con un singolo motore RL10-1 che alimenta lo stadio superiore Centaur. Questo Atlas V è anche l’ultimo lanciato in assoluto dalla Vandenberg Space Force Base.

Nascosto sotto il JPSS-2, all’interno della carenatura dell’Atlas V c’è un altro payload, il Low-Earth Orbit Flight Test of an Inflatable Decelerator (LOFTID) della NASA. LOFTID è una dimostrazione tecnologica, uno scudo termico espandibile progettato per proteggere payload pesanti durante gli ingressi atmosferici.

Fare attraversare le atmosfere planetarie da un veicolo spaziale è una delle imprese più difficili da realizzare e gli scudi termici sono spesso tra i componenti più pesanti. Gli scudi termici gonfiabili potrebbero aumentare notevolmente la massa massima del payload che la NASA può inviare su Marte e altri pianeti, hanno affermato i funzionari dell’agenzia. Il volo di LOFTID fornirà dati cruciali sulle prestazioni di tale hardware nel difficile ambiente di rientro.

Joe Del Corso, project manager di LOFTID presso il Langley Research Center della NASA, ha spiegato la procedura di rientro di LOFTID. “Dopo aver inviato JPSS-2 nell’orbita terrestre, il secondo stadio Centaur deorbiterà il veicolo LOFTID, lo attiverà, e poi LOFTID gonfierà lo scudo e sarà rilasciato da Centaur,” ha detto Del Corso durante una conferenza stampa.

Viaggiando quasi 29 volte la velocità del suono, il rientro di LOFTID sarà registrato da una serie di sensori di bordo, la cui raccolta di dati includerà “temperature attraverso lo scudo, pressioni e flusso di calore, oltre a video a 360 gradi su 6 videocamere e dati IR di 12 telecamere a infrarossi,” ha spiegato Del Corso. LOFTID alla fine atterrerà dolcemente con paracadute e le squadre sperano di recuperare intatto il suo payload.

Il lancio di JPSS-2 era originariamente previsto per il 1° novembre, ma è stato posticipato per consentire ai team di lancio di sostituire una batteria su Centaur.

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