I governi degli Stati Uniti, dell’Egitto e della Germania hanno rilasciato una dichiarazione politica che delinea un piano per accelerare la transizione energetica del Paese nordafricano, attraverso la piattaforma nazionale egiziana incentrata sul nesso di cibo, acqua ed energia. Gli Stati Uniti e la Germania si sono impegnati a mobilitare più di 250 milioni di dollari di risorse per sostenere lo spiegamento di 10 gigawatt di nuovi progetti di energia eolica e solare, smantellando al contempo 5 gigawatt di generazione inefficiente di gas naturale. Il progetto è coordinato dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers).
L’Egitto si è impegnato a quadruplicare la sua quota di capacità di energia rinnovabile installata al 42% entro il 2030. Il Cairo si è inoltre impegnato ad adottare un’ambiziosa strategia a lungo termine per il 2050 al fine di raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette di gas serra e dare il via allo sviluppo dell’idrogeno verde. L’Egitto prevede inoltre di espandere l’uso di veicoli a emissioni zero, trasporti pubblici sostenibili e altre soluzioni per ridurre le emissioni di gas serra dai trasporti.
I tre Paesi si sono poi impegnati a cooperare per ridurre le emissioni di metano dal settore petrolifero e del gas egiziano. Questi impegni dovrebbero consentire di ridurre le emissioni del settore energetico egiziano di circa un quinto, diminuendo l’inquinamento da metano, migliorando la sicurezza energetica e liberando oltre due miliardi di metri cubi di gas.
L’Egitto firma 7 protocolli d’intesa per ridurre le emissioni di carbonio
Il Ministero del Petrolio dell’Egitto ha firmato sette memorandum d’intesa con aziende internazionali per ridurre le emissioni di carbonio a margine degli incontri della COP27. In particolare, la Holding egiziana di gas naturale (Egas) e l’anglo-olandese Shell hanno firmato un’intesa per la riduzione dei gas serra. Egas ha firmato anche un protocollo con Sea Split Technologies e General Electric per rimuovere il carbonio industriale dal Golfo di Suez.
Inoltre, la Società egiziana del gas naturale liquefatto e l’alleanza globale Bechtel (che comprende Enppi, Petrojet e Baker Hughes) hanno firmato un accordo sullo studio di fattibilità per un progetto di recupero del gas di torcia. L’Autorità petrolifera egiziana, Egas e la società francese TotalEnergies, poi, hanno firmato un memorandum d’intesa per collaborare nella valutazione della fattibilità tecnica ed economica delle soluzioni di rimozione di CO2 nel settore petrolifero. Egas ha firmato anche un memorandum d’intesa con Microsoft per collaborare allo sviluppo della roadmap di sostenibilità della holding nordafricana.
Inoltre, è stato firmato un accordo preliminare tra Egas, la holding petrolchimica egiziana e la società giapponese Toyota Tsusho per collaborare allo sviluppo di uno studio di fattibilità per un progetto per la produzione di ammoniaca blu in Egitto. Infine, Egas ha firmato un memorandum con la società britannica Hiiroc per ridurre le emissioni derivanti dal gas di torcia e il progetto dell’idrogeno a emissioni zero che utilizza la tecnologia dell’azienda britannica per l’elettrolisi termica al plasma.