Price cap sul gas: prende forma la proposta della Commissione Ue

La proposta della Commissione Ue sul price cap sul gas non si discosta molto dalle soluzioni circolate in questi mesi: la strada per un accordo, tuttavia, resta in salita
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Il tema del price cap per il gas divide l’Ue da mesi. Il 24 novembre, si terrà il Consiglio energia e oggi, gli ambasciatori dei 27 Paesi Ue, il cosiddetto Coreper, sono tornati a parlarne. La Commissione europea ha presentato agli Stati membri uno ‘schema di meccanismo di correzione del mercato del gas’, che non si discosta molto dalle soluzioni circolate in questi mesi. Mancano, però, alcuni elementi importanti, come la soglia di prezzo che farebbe scattare la misura.  

In sintesi, lo schema della Commissione indica un tetto al prezzo del gas da decidere solo in casi eccezionali, con la finalità di “agire come uno strumento efficace contro episodi di prezzi del gas straordinariamente elevati” ed evitare “gravi rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento”.  

Secondo il documento, per il price cap devono verificarsi allo stesso tempo due condizioni: un aumento anomalo dell’indice Ttf nel mercato europeo e una quotazione sul mercato globale, che è essenzialmente il mercato del gas liquefatto (GNL). Il plafond si attiverebbe se il prezzo base Ttf raggiungesse un livello predefinito, non indicato nel documento. Il tetto verrebbe automaticamente disattivato se una revisione mensile mostrasse che le condizioni per la sua applicazione non sono più presenti.  

Nel sistema dovrebbero essere integrate salvaguardie efficaci per garantire che il meccanismo possa essere sospeso in qualsiasi momento se dovesse “provocare gravi perturbazioni del mercato che incidono sulla sicurezza dell’approvvigionamento e sui flussi intra-Ue”. Il documento ricorda “l’eccezionale aumento dei prezzi verificatosi lo scorso agosto” come esempio delle circostanze per definire le condizioni alle quali potrebbe essere attivato il meccanismo. 

Il confronto avviato oggi sulle proposte della Commissione proseguirà venerdì. L’obiettivo è arrivare al Consiglio energia almeno con un’intesa di massima. La situazione sulla questione, tuttavia, vede ancora Paesi favorevoli e Paesi contrari. Inoltre, anche gli stati favorevoli hanno idee diverse tra loro sul tipo di tetto da usare. La strada per un accordo sul price cap, dunque, appare ancora lunga e difficile. 

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