Psoriasi e artrite psoriasica: “Più diffusa di quanto si possa credere”

Per sostenere, informare e incoraggiare le persone colpite da psoriasi è partita la campagna “Psoriasi c’entro anch’io”
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In Campania sono circa 6.000 i pazienti colpiti da artrite psoriasica e 600 le nuove diagnosi ogni anno. In Italia si registrano 2,3 casi di psoriasi per 1.000 persone all’anno e sono oltre 1,5 milioni le persone che convivono con la psoriasi. Un numero enorme se si considera che psoriasi e artrite psoriasica sono patologie che hanno un forte impatto sulla qualità di vita e un costo sociale altissimo.

Tra i maggiori esperti del campo, Giuseppe Monfrecola, presidente della Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie sessualmente trasmesse (SIDeMaST), spiega che “la psoriasi è più diffusa di quanto possa sembrare. Le sedi corporee maggiormente colpite sono il cuoio capelluto, i gomiti, le ginocchia, il tronco, le mani, i piedi e le unghie. I principali segni consistono in chiazze arrossate ricoperte da squame biancastre accompagnate da desquamazione, prurito e talvolta dolore data la sua natura infiammatoria, cronica e sistemica la psoriasi tende ad evolvere se non trattata: nel 75% dei casi la psoriasi cutanea precede un interessamento articolare e in circa il 30% dei casi può manifestarsi un’artrite psoriasica con coinvolgimento delle articolazioni e dei tendini“.

Proprio per sostenere, informare e incoraggiare le persone colpite da psoriasi è partita la campagna “Psoriasi c’entro anch’io”. Il messaggio è quello di non arrendersi alla psoriasi e all’artrite psoriasica, ma riprendersi i propri spazi di vita e affrontare a viso aperto la malattia perché oggi può essere trattata. Per incoraggiare i pazienti a passare all’azione nel percorso parlandone con lo specialista e, nel caso, rivolgendosi ai Centri specializzati, la campagna fa la leva su immagini realistiche delle due malattie che mostrano le conseguenze della loro progressione in assenza di trattamento accompagnate da frasi che caratterizzano l’atteggiamento di sfiducia e rassegnazione condiviso da molti pazienti.

Sul portale www.psoriasicentroanchio.it la campagna mette a disposizione dei pazienti risorse per aiutarli a migliorare il dialogo con lo specialista e a raccontare in maniera accurata i propri sintomi e l’impatto sulla vita quotidiana, insieme a informazioni sulle patologie e la mappa dei Centri specialistici.

Tuttavia, anche nel percorso di cura, i problemi non mancano. – Francesco Cusano, direttore UOC di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera “San Pio” (PO Gaetano Rummo, Benevento) e Presidente ADOI, ricorda che “spesso il paziente è frustrato dalla ricerca di un trattamento efficace a causa di un percorso di cura complesso e inefficace, ma con trattamenti adeguati e agendo tempestivamente si può evitare che la psoriasi progredisca, peggiorando condizioni di salute e qualità di vita, con un impatto rilevante su lavoro, relazioni interpersonali e sfera psichica i dati di prevalenza, che parlano di un 2,5 – 3% della popolazione interessata dalla malattia, fanno pensare a un importante sommerso, dovuto per lo più a diagnosi e presa in carico specialistica tardive.

Ed è sicuramente ampia la quota di pazienti non trattati con alcuna delle terapie oggi disponibili. È fondamentale rivolgersi a uno specialista dermatologo che possa nel caso indirizzare verso un Centro di riferimento in grado di offrire una gamma di soluzioni assistenziali adeguate». Attraverso i Centri specializzati diffusi su tutto il territorio nazionale oggi i pazienti hanno a disposizione numerosi trattamenti efficaci e maneggevoli che migliorano i sintomi e la qualità di vita. La campagna “Psoriasi c’entro anch’io” è promossa da Amgen (leader globale nelle biotecnologie farmaceutiche) in partnership con ADOI, SIDeMaST e le Associazioni pazienti ADIPSO, ANMAR, APIAFCO e APMARR aps.

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