Un altro razzo cinese sta cadendo sulla Terra, “ci risiamo”

Come per i precedenti lanci di questo particolare razzo, la Cina non ha eseguito una deorbitazione controllata dello stadio centrale
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Un altro lancio cinese, un altro rientro incontrollato dello stadio centrale del razzo.

Lunedì 31 ottobre la China Manned Space Agency (CSMA) ha lanciato il 3° e ultimo modulo della stazione spaziale Tiangong con un razzo Long March 5B. Come per i precedenti lanci di questo particolare vettore, la Cina non ha eseguito una deorbitazione controllata dello stadio centrale del razzo dopo che il suo payload è stato dispiegato. Ciò significa che, ancora una volta, lo stadio centrale del razzo cinese da oltre 20 tonnellate precipiterà sulla Terra in un luogo ancora da determinare nei prossimi giorni.

Al momento la finestra individuata da The Aerospace Corporation è per il 4 novembre 23:17 UTC ± 10 ore (5 novembre 00:17 ora italiana ± 10 ore).

Rientro incontrollato di un altro razzo cinese, “ci risiamo”

Per coloro che hanno monitorato le versioni precedenti di tutto ciò: ci risiamo,” ha affermato Ted Muelhaupt, consulente del Corporate Chief Engineer’s Office di The Aerospace Corporation, durante un briefing ieri.

Credit The Aerospace Corporation

Mentre Muelhaupt si è affrettato a sottolineare che “nessuno deve cambiare la propria vita per questo“, ha anche sottolineato che “l’88% della popolazione mondiale è a rischio, e quindi 7 miliardi di persone” sono esposte alla caduta di detriti spaziali derivanti dal razzo cinese.

Il gruppo di esperti dell’Aerospace Corporation ha evidenziato che non stava tentando di sovrastimare l’evento o creare panico. “Ci sono probabilità di vincere alla lotteria di gran lunga migliori di quelle di essere colpito da questo oggetto,” ha detto Muelhaupt. “Il rischio per un individuo è di 6 per 10 trilioni. È un numero davvero ridotto“.

Quarto rientro incontrollato

La storia si ripete: a luglio scorso un altro Long March 5B si è schiantato nell’Oceano Indiano dopo essere sopravvissuto alla caduta attraverso l’atmosfera terrestre. Un altro Long March 5B è caduto nell’Oceano Indiano nell’aprile 2021, anche in questo caso l’agenzia spaziale del gigante asiatico non ha eseguito una deorbitazione controllata. Nel 2020, dopo il lancio di debutto del razzo cinese, parti dello stadio centrale del veicolo hanno colpito il suolo in Costa d’Avorio.

La maggior parte dei razzi sono progettati in modo tale che i loro stadi principali ricadano nell’Oceano o su terreno disabitato poco dopo il decollo, o rientrino sulla Terra con atterraggi sicuri, come nel caso dei veicoli SpaceX. Lo stadio principale del Long March 5B, invece, raggiunge l’orbita e la Cina lo lascia dov’è, poi inizia il rientro incontrollato.

Nessuna regolamentazione

Man mano che si verificano più di questi rientri cinesi, sempre più voci chiedono l’istituzione di leggi o norme internazionali per impedire che tali incidenti accadano. Marlon Sorge, direttore esecutivo del Center for Orbital and Reentry Debris Studies della The Aerospace Corporation (CORDS), ha affermato durante il briefing di ieri che il diritto internazionale non è chiaro quando si tratta di questo tipo di rientri. “E’ la realtà è che non ci sono leggi reali, trattati, a livello internazionale che stabiliscano ciò che è permesso fare in termini di rientro,” ha detto Sorge. “Quindi non c’è davvero un modo legale diretto per controllare ciò che sta accadendo a livello internazionale“.

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