ArgoMoon, il satellite dell’Agenzia Spaziale Italiana sviluppato e gestito da Argotec, a bordo della missione Artemis I della NASA, ha catturato una serie di splendide immagine della Luna (gallery in alto).
Nella foto di seguito, realizzata il 19 novembre, è visibile il lato Ovest della Luna che divide il lato vicino e quello nascosto, con l’Oceanus Procellarum sulla destra e il Mare Orientale al centro. Lo scatto è stato realizzato una distanza di 170mila km dal nostro satellite e di 350mila km dalla Terra.
Le altre quattro foto risalgono al 21 novembre e ritraggono il lato nascosto della Luna, precisamente il Jackson Crater e il Mare Orientale, rispettivamente nelle foto più vicine alla superficie lunare e in quelle invece più distanti.
Le operazioni di navigazione di ArgoMoon sono state svolte dal team di Flight Dynamics dell’Università di Bologna, campus di Forlì.
La missione Artemis e ArgoMoon
La missione Artemis I della NASA, con a bordo ArgoMoon, il satellite dell’Agenzia Spaziale Italiana, sviluppato e gestito da Argotec, è decollata dal Kennedy Space Center della NASA il 16 novembre 2022 alle 06:47 UTC (16 novembre 2022 alle 07:47 CET).
ArgoMoon è stato rilasciato dal secondo stadio di SLS (ICPS, Interim Criogenic Propulsion Stage) alle 11:34 ora italiana.
Gli ingegneri di Argotec hanno catturato il segnale pochi minuti dopo, assumendo il controllo della comunicazione con il satellite.
Il Flight Control Team ha richiesto più tempo per finalizzare la prima fase delle operazioni della missione a causa delle complesse manovre successive al dispiegamento.
Nella tarda serata di mercoledì 16 novembre, il satellite era in condizioni stabili e, il giorno successivo, alle 00:15:00 ora italiana ArgoMoon aveva già catturato una foto della Terra per calibrare le camere.
Il CubeSat ArgoMoon
ArgoMoon è un CubeSat che misura 20x30x10 cm e pesa circa 14 kg. Ideato e realizzato su commissione dell’Agenzia Spaziale Italiana dalla società Argotec di Torino, il suo compito è quello di fornire alla NASA le immagini significative a conferma della corretta esecuzione delle operazioni del vettore SLS, che al momento del rilascio dei CubeSat non ha potuto inviare segnali verso Terra.
ArgoMoon esegue le operazioni di puntamento attraverso l’utilizzo di un software per la navigazione autonoma. Altra finalità tutta italiana è quella di validare tecnologie per applicazioni su nanosatelliti ed in particolare sui sistemi di telecomunicazione e di controllo di assetto e orbitale nello Spazio profondo, nonché la resistenza di componenti e unità alle radiazioni tipiche di questi ambienti.
Nonostante il volume ridotto, sono racchiuse dentro ArgoMoon le stesse capacità di un satellite dalle grandi dimensioni con sottosistemi miniaturizzati tecnologicamente avanzati, capaci di resistere alle difficili condizioni dello Spazio profondo. Attraverso un software basato sull’intelligenza artificiale, il satellite è in grado di effettuare il riconoscimento degli oggetti nel suo campo visivo, di attuare autonomamente manovre orbitali e di assetto per mantenere la corretta distanza e catturare immagini di alta valenza tecnica ma anche di forte impatto pubblico.
ArgoMoon è stato lanciato con altri 9 CubeSat (7 americani e due giapponesi): è stato l’unico satellite europeo a bordo del volo inaugurale del vettore SLS ed è il primo oggetto realizzato in Italia a volare verso la Luna.