Riscostruita la misteriosa storia degli ebrei ashkenaziti

Quali sono le reali origini degli ebrei ashkenaziti? I ricercatori hanno provato a rispondere a questa domanda con un nuovo studio approfondito
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Gli ebrei ashkenaziti tedeschi discendono da due diversi lignaggi. Gli studi sulle loro origini sono numerosi e proseguono da tempo. Nella città medievale di Erfurt, in Germania, prosperava una piccola comunità ebraica ashkenazita, geneticamente molto diversificata rispetto alle popolazioni moderne.

A questa conclusione è giunto uno studio, pubblicato sulla rivista Cell, condotto dagli scienziati dell’Università Ebraica di Gerusalemme e dell’Università di Harvard. Il team, guidato da Shai Carmi, ha estratto il materiale genetico dai denti di 33 individui ashkenaziti sepolti nella ad Erfurt. Circa la metà degli ebrei oggi sono identificati come ashkenaziti. Inizialmente utilizzato per definire un gruppo culturale di giudaici stabilitisi nella Renania intorno al X secolo, questo termine si riferisce oggi a lignaggi dell’Europa centrale o orientale.

Ebrei ashkenaziti degli Stati Uniti e di Israele

“Gli ebrei ashkenaziti degli Stati Uniti e di Israele sono oggi molto simili tra loro – commenta Carmi – come se fossero la stessa popolazione. Il nostro lavoro mostra però che 600 anni fa le comunità ebraiche erano molto più differenziate“. I ricercatori hanno scoperto una distinzione tra due gruppi principali. I due gruppi provengono da popolazioni mediorientali e dinastie europee. Questi risultati, osservano gli studiosi, suggeriscono l’esistenza di due lignaggi geneticamente distinti nell’Erfurt.

La comunità ebraica medievale ha prosperato tra l’XI e il XV secolo, e dopo l’espulsione di tutti gli ebrei nel 1454, la città costruì un granaio sopra il cimitero ebraico. Le informazioni genetiche raccolte dagli scienziati rappresentano un potente strumento per ricostruire la storia demografica dei popoli antichi. Estrarre il DNA può essere però complicato dato che la legge ebraica tende a proibire il disturbo dei resti umani.

Con l’approvazione della comunità ebraica locale in Germania, il gruppo di ricerca ha raccolto denti dai resti trovati nel luogo di sepoltura risalente al XIV secolo. L’analisi ha rivelato che almeno otto individui erano portatori di mutazioni genetiche che causano malattie comuni negli ebrei ashkenaziti moderni. Malattiche che sono molto rare nelle altre etnie umane. “Gli ebrei in Europa erano una minoranza religiosa socialmente segregata e subivano persecuzioni periodiche – aggiunge David Reich dell’Università di Harvard – il nostro lavoro restituisce una visione diretta della struttura di questa comunità. Questo studio fornisce inoltre un modello di come la co-analisi dei dati del DNA moderno e antico possa far luce sul passato. Grazie a questo approccio possiamo comprendere meglio la storia di qualunque popolazione antica“.

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