Un terremoto magnitudo 5.1 ha scosso la costa della Calabria nella serata di ieri, alle 22:42: il sisma è stato localizzato dall’INGV al largo del litorale nordoccidentale Cosentino (in prossimità di Arcella, Praia a Mare, Scalea e Tortora) ad una profondità di 286 km.
La scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione non solo nel Cosentino, ma in tutta la Calabria. Le segnalazioni sono arrivate anche dal Catanzarese, dal Vibonese e dal Crotonese, dalla piana di Gioia Tauro e da Reggio Calabria. La paura è stata tanta, ma fortunatamente, al momento, non sono pervenute richieste di soccorso o segnalazioni di danni.
Terremoto scuote la Calabria, tanta paura ma nessun danno
La paura è stata tanta, e alcune persone sono scese in strada nel timore di repliche: niente panico però, anche perché la percezione del sisma sulla terraferma è stata minima.
“Per fortuna il terremoto è avvenuto ad una profondità molto elevata, circa 286 km, questo ha fatto sì che gli effetti in superficie siano stati attenuati. Profondità e magnitudo elevate hanno fatto sì che il sisma sia stato avvertito in buona parte della regione,” ha fatto sapere su Facebook la protezione civile regionale della Calabria, aggiungendo: “Non sono stati segnalati al momento danni alla Sala Operativa regionale che continua a monitorare la situazione in contatto con i sindaci dei comuni più vicini alla zona epicentrale“.
Al momento “nessuna richiesta di soccorso o segnalazione di danni” alle sale operative dei Vigili del fuoco.
A seguito dell’evento sismico registrato “al largo della costa calabrese tirrenica settentrionale, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a 286 km di profondità con magnitudo ML 5.1, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. Dalle verifiche effettuate l’evento risulta avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati, al momento, danni a persone o cose,” ha confermato il Dipartimento della Protezione Civile.
Terremoto nel Cosentino, l’analisi INGV
“Negli ultimi decenni, questa zona della Calabria tirrenica è stata interessata da un’attività sismica frequente, con terremoti di magnitudo generalmente inferiore” a quello di ieri sera, hanno spiegato gli esperti INGV in una nota. “Dalla mappa della sismicità dal 1985 ad oggi notiamo alcuni eventi avvenuti nell’area di magnitudo compresa tra 4 e 5“.
Per quanto riguarda la sismicità storica dell’area “dalla mappa dei terremoti del passato estratti dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15) si evidenzia il terremoto del 21 marzo 1982 di magnitudo stimata Mw 5.2. Questo evento, con un ipocentro molto più superficiale rispetto a quello” della serata di ieri, “colpì il litorale tirrenico e l’immediato entroterra del golfo di Policastro. In circa 30 località delle province di Salerno, Potenza e Cosenza gli edifici subirono danni anche di rilievo“.
Il terremoto di ieri sera “rappresenta uno dei numerosi eventi che avvengono nell’area dello slab in subduzione nel Tirreno meridionale, al di sotto dell’Arco Calabro. La sismicità associata a questo slab è tipicamente profonda, di tipo prevalentemente compressivo e correlata al processo di subduzione della litosfera ionica al di sotto dell’Arco Calabro“.
Questo evento “è stato avvertito diffusamente in quasi tutta la Calabria, in particolare nella parte a sud dell’area epicentrale“.