Una forte scossa di terremoto magnitudo 5.5 è avvenuta oggi alle 07:07 al largo della costa marchigiana pesarese ed è stata avvertita in tutto il Centro/Nord Italia. La scossa, seguita da uno sciame con decine e decine di scosse superiori a magnitudo 2, ha provocato paura nella popolazione, ma pochi danni. Chiuse in via precauzionale le scuole in alcune città.
Si sono riuniti il comitato provinciale per la sicurezza di Ancona e Pesaro Urbino e il Centro Operativo Regionale, e un’altra riunione di aggiornamento è prevista nel pomeriggio con successivo punto informativo, per monitorare la situazione.
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, oltre a sentirsi con il capo dipartimento di Protezione Civile Fabrizio Curcio, ha ricevuto la chiamata della presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la quale è “in continuo contatto“: lo ha riferito il governatore durante il punto informativo sulla situazione dopo il terremoto. “Al momento, per le notizie in nostro possesso, non ci sono state segnalazioni di danni particolarmente gravi, di crolli, ma occorre aspettare sempre la valutazione finale delle verifiche. Ci sono sopralluoghi in corso in strutture private e pubbliche, sanitarie, sede istituzioni, scuole. Siamo tutti in allerta e monitoriamo la situazione“. “Stamattina al largo della costa, in prossimità della provincia di Pesaro Urbino c’è stato un sisma molto violento e forte, con scossa maggiore di magnitudo 5.7 della scala Richter, che si è sentito con intensità minore nelle città. Abbiamo subito allertato il sistema di protezione civile, le prefetture, i vigili, i Comuni, e consigliato a tutti la chiusura, oggi, delle scuole soprattutto nelle province di Ancona e Pesaro Urbino per fare una verifica degli edifici“. “Sono state oltre 1000 le chiamate al 112 per gli edifici privati e per segnalazioni di minore intensità“.
“Parrebbe che non ci siano danni gravi, ma qualche piccolo crollo e non danni legati alla staticità degli edifici pubblici. Le verifiche vanno avanti e vedono impegnati vigili del fuoco e forze dell’ordine,” ha dichiarato l’assessore alla Protezione civile della Regione Marche, Stefano Aguzzi, parlando a margine del punto stampa in corso ad Ancona.
“Stanno progressivamente rientrando le relazioni dei tecnici per quanto riguarda le strutture pubbliche. Come già detto, non ci sono segnalazioni importanti, ma sullo stato e sulla sicurezza degli immobili pubblici avremo dati concreti nel tardo pomeriggio. Rimangono al momento chiuse le scuole,” ha affermato Cristian Fanesi, vicesindaco di Fano.
Terremoto Marche, “danni lievi”
A seguito dell’evento sismico registrato questa mattina alle ore 7:07, a largo della costa marchigiana, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con magnitudo ML 5.7, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile “ha avviato immediatamente il necessario raccordo operativo con le componenti territoriali e le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile,” si legge in una nota. “Per rispondere al meglio alle necessità sono stati attivati dalle autorità locali il Centro operativo regionale delle Marche, il Centro di Coordinamento Soccorsi di Ancona e di Pesaro e i Centri Operativi Comunali dei paesi interessati dalla scossa“.
Per eseguire le opportune verifiche di agibilità “sono stati chiusi i plessi scolastici e sulle linee ferroviarie interessate dal terremoto – l’Adriatica tra Rimini e Varano, l’Ancona-Pesaro tra Falconara e Jesi e la Rimini-Ravenna tra Gatteo e Cesenatico – sono state svolte attività di ricognizione. Alle ore 12 è stata riaperta la circolazione ferroviaria. Le stesse attività di verifica sono state avviate e concluse sulla rete stradale e autostradale. La regione Marche ha inoltre attivato i volontari di protezione civile a supporto della popolazione“.
Dalle prime verifiche risultano “danni lievi in alcune località, ma squadre dei Vigili del Fuoco proseguiranno i sopralluoghi nel corso della giornata. Il Dipartimento della Protezione Civile continuerà a monitorare la situazione in contatto con il territorio“.
La propagazione delle onde sismiche del terremoto
L’INGV ha realizzato il video dell’animazione della propagazione sulla superficie terrestre delle onde sismiche generate dal terremoto di magnitudo Mw 5.5 (Ml 5.7) registrato dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 07:07 italiane di oggi, 9 novembre 2022, al largo della Costa Marchigiana nella provincia di Pesaro Urbino.
Le onde di colore blu indicano che il suolo si sta muovendo velocemente verso il basso, quelle di colore rosso indicano che il suolo si sta muovendo verso l’alto. L’intensità del colore è maggiore per spostamenti verticali più veloci. Ogni secondo dell’animazione rappresenta un secondo in tempo reale.
Non si tratta di un’animazione artistica ma della soluzione delle equazioni che descrivono il processo di propagazione. La velocità e l’ampiezza delle onde sismiche dipendono dalle caratteristiche della sorgente sismica, dal tipo di suolo che attraversano e anche dalla topografia. Esse, quindi, non si propagano in maniera uniforme nello spazio e luoghi posti alla stessa distanza dall’epicentro risentono del terremoto in maniera completamente diversa.
Da una prima interpretazione il fronte delle onde generate da questo meccanismo impatta maggiormente la regione a Sud/Sud-Ovest rispetto all’epicentro odierno, in accordo con i valori di intensità mostrati da “hai sentito il terremoto”.