Terremoto, il prefetto di Reggio Calabria: “urge più consapevolezza, dimentichiamo troppo in fretta…”

Terremoto e rischio sismico, il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani richiama alla consapevolezza: "in Italia guardiamo poco al passato e non pensiamo molto al futuro"
Il Prefetto di Reggio Calabria Mariani: "lo Stretto è territorio sismicamente molto critico, serve più consapevolezza"
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Il Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, sta partecipando in prima linea alle attività di protezione civile nell’ambito dell’esercitazione antisismica più grande della storia d’Italia, “Sisma dello Stretto 2022“. L’evento coinvolge in questi giorni oltre 500 mila residenti nell’area dello Stretto di Messina, una delle zone a più alto rischio sismico del Paese. Il Prefetto Mariani ha una profonda conoscenza di quelli che sono i rischi sismici del territorio e in un’intervista ha spiegato che la scossa di magnitudo 6 simulata per l’esercitazione di oggi è “un evento che tra l’altro non sarebbe neanche estremo, ma di media gravità e che potrebbe secondo le stime provocare comunque danni estesi e vittime“.

Tutti devono essere consapevoli che questo è un territorio estremamente critico sul piano sismico e ogni cittadino deve sapere di poter un giorno affrontare un’esperienza di questo tipo. E’ molto importante che il Dipartimento di protezione civile abbia deciso di testare il nostro grado di preparazione e sono sicuro che da quest’esercitazione potremmo trarre degli spunti per migliorare il nostro assetto. La scelta di simulare un terremoto di magnitudo 6 è stata fatta dalla protezione civile in base alla recente esperienza del sisma del 1975. Non è in ogni caso uno scenario irrilevante: i nostri fattori di debolezza dipendono non solo e non tanto dall’entità del terremoto, quanto dal contesto del territorio in cui il terremoto va a colpire. Purtroppo in Italia guardiamo poco al passato e non pensiamo molto al futuro: non solo a Reggio ma in tantissime altre zone del Paese si è spesso edificato e si edifica dove non si dovrebbe edificare, a volte la qualità delle costruzioni non è adeguata, e per questo eventi che in Giappone farebbero solo il solletico o sarebbero percepiti molto poco, da noi possono avere effetti molto gravi. Purtroppo pensiamo poco alla prevenzione e perdiamo la memoria storica e la consapevolezza dei rischi“, ha aggiunto il Prefetto nell’intervista.

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