Il 13 dicembre è il giorno in cui viene ricordata Santa Lucia: come noto, la tradizione popolare lo identifica erroneamente come il più corto dell’anno. In realtà ciò è vero solo per il giorno in cui cade il solstizio d’inverno, che quest’anno si verificherà il 21, alle ore 21:47 UTC (22:47 ora italiana): in questo giorno la nostra stella raggiunge la sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste, e l’arco apparente descritto da sudest a sudovest è minimo.
Per quanto riguarda la durata delle ore di luce, a fare chiarezza è l’Unione Astrofili Italiani:
“Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell’anno.
In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta più presto: per le prime due settimane di dicembre l’orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.40 e le 16.41. Il giorno più breve dell’anno in realtà coincide con il giorno del solstizio e inizio dell’inverno, che quest’anno cade il 21 dicembre.
Il giorno 21 il Sole tramonta un po’ più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16.44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti, avendo luogo alle 7.37 (il 13 dicembre sorge alle 7.31): in definitiva, il Sole resta sopra l’orizzonte circa 2 minuti in meno rispetto al giorno 13.
Quindi in effetti il giorno più corto dell’anno è di norma il 21 o il 22 dicembre“.
Da cosa deriva quindi questa credenza popolare? Santa Lucia era il giorno più corto prima del 1582 quando la sfasatura fra calendario civile e calendario solare era tanto grande che il solstizio d’inverno cadeva fra il 12 e il 13, rendendo effettivamente il 13 dicembre il giorno più corto dell’anno.
Cos’è il solstizio d’inverno
Il termine solstizio, deriva dal latino “sol” (sole) e “sistere” (fermarsi): significa “sole stazionario”, e in astronomia, il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima o minima, rispettivamente nel mese di giugno e dicembre. Il solstizio ritarda ogni anno circa 6 ore rispetto all’anno precedente, più precisamente di 5 ore 48 minuti e 46 secondi, e si riallinea forzosamente ogni 4 anni, in corrispondenza dell’anno bisestile, introdotto per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario.
Nel giorno del solstizio d’inverno, i raggi del Sole arrivano a noi fortemente inclinati e “indeboliti”, l’insolazione è minima, e le ore di luce sono poche. Il motivo va ricercato nell’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano di rivoluzione terrestre. Intorno al 21 dicembre, l’inclinazione rispetto a questo piano è massima, e l’emisfero boreale riceve meno irraggiamento. Quanto più ci si sposta verso nord, partendo dall’equatore, quanto più sarà corta la durata del giorno.
Il solstizio d’inverno è anche il giorno in cui si ha la maggior differenza fra la durata del dì e della notte. Nell’emisfero australe, accade esattamente l’opposto: a quelle latitudini è il solstizio d’estate.
Il moto del Sole (bisognerebbe parlare in realtà di “moto apparente”, perché come sappiamo è la Terra a muoversi), tornerà a cambiare pochi giorni dopo il solstizio, con relativo allungamento delle giornate. E’ per questo che da millenni i giorni intorno al solstizio sono segnati da importanti feste e celebrazioni, di cui il Natale è solo l’ultima dimostrazione.
Chi era Santa Lucia, Vergine e Martire
Santa Lucia, Vergine e Martire, nacque a Siracusa sul finire del III secolo a. C. e morì il 13 dicembre del 304, sgozzata con una spada. Il suo corpo riposa a Venezia, accanto a quello di San Geremia, su un altare laterale, dentro un’urna marmorea.
E’ l’inizio del quarto secolo dell’era cristiana: una giovane siracusana, Lucia, accompagna la madre malata a Catania per la commemorazione del martirio di Sant’Agata. Si inginocchiano insieme sulla tomba della martire a pregare per la guarigione, e Lucia cade addormentata. In sogno le appare la vergine Agata: “Lucia, sorella mia, perché chiedi a me quello che tu stessa hai ottenuto? Ecco, per la tua fede, la madre tua è guarita. Come Cristo ha glorificato per mezzo mio la città di Catania, così per mezzo tuo la città di Siracusa, perché con la tua verginità hai preparato una piacevolissima dimora a Dio“. Al risveglio il miracolo è compiuto e in Lucia si rafforza la determinazione a dedicare la propria vita a Dio.
Santa Lucia: i proverbi più celebri
Tanti i proverbi dedicati a Santa Lucia:
- “Da Santa Lucia il freddo si mette in via”;
- “Per Santa Lucia il giorno corre via”;
- “Santa Lucia con il fango, Natale all’asciutto”;
- “Per Santa Lucia e per Natale, il contadino ammazza il maiale”;
- “Da Santa Lucia a Natale il dì s’allunga quanto un passo di cane”;
- “Santa Lucia il giorno più corto che ci sia”.
- “A Santa lucia un chicco di cuccia”;
- “Santa Lucia vorrei del pane ma pane non ho, digiuno mi sto”.
Seguendo il proverbio “Per Santa Lòzia un cul d’gocia (una cruna d’ago), le fanciulle forlivesi passavano la notte a cucire l’indumento che avrebbero indossato la prima notte di nozze.
Si dice anche:
- ”Per Santa Luzì la fira i fa, e al ragàzi ai raghéz la piè a gli dà” (Per santa Lucia fanno la fiera e le ragazze ai ragazzi danno la piada);
- “S. Lucia mia, arbimi l’uocchi e nun farmi accecà”;
- Santa Lucia, prima di chioviri lampìa”,
- “Dice Lucia al papà cortese, secondo le entrate fai le spese”;
- “Da S. Lucia a Natali tririci jorna nun li cuntari”;
- “Di la ‘Mmaculata a S. Lucia un passu di cuccivia” (allodola);
- “A S. Lucia la dì cresce’na pidata di gaddi”;
- “ S. Lucia, al genere umano, del ciel variegato di luci, mostra la via”.