A Ischia “la situazione emergenziale in essere ha una peculiarità, perché vede la compresenza di tre fattori di rischio: la condizione preesistente di dissesto diffuso derivante da caratteristiche geologiche dell’isola. Ci sono poi attività in corso rispetto all’evento sismico del 2017: in quest’area sono stati effettuati interventi di natura strutturale su alcuni edifici. E poi l’evento del 2022. Questi fattori si integrano offrendo la visione di una situazione non paragonabile ad altre emergenze“: è quanto ha dichiarato questa mattina il capo del dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, in audizione in commissione Ambiente alla Camera sul dl Ischia.
“Esiste un’urgenza operativa alla quale dobbiamo dare riscontro – ha detto – assumendo la responsabilità sociale, come comunità, dello stato dei fatti e dei luoghi e, da esso, partire con azioni concrete di mitigazione sulle strutture e infrastrutture esistenti che non possono esaurirsi nella richiesta di tornare al Paese di 50 anni fa”.
“Riteniamo necessaria l’attivazione di un processo specifico analogo a quello fatto per maxi emergenze sismiche, con adeguate risorse finanziarie e una prospettiva che non può che essere pluriennale,” ha sottolineato Curcio. Serve, “un provvedimento ad hoc per la complessiva messa in sicurezza del territorio che necessita di intervento normativo specifico. Il dipartimento si mette a disposizione per la parte tecnica“.
Già oggi Curcio annuncia che sarà conclusa la ricognizione sugli interventi fatti e da fare per somma urgenza così che si potrà proporre al Consiglio dei Ministri una prima integrazione allo stanziamento iniziale di fondi, di 2 milioni di euro, già deliberato. Nel dettaglio, il Capo della Protezione Civile ha elencato anche gli interventi economici deliberati a sostegno dei cittadini di Casamicciola colpiti dalla alluvione come il contributo di autonoma sistemazione (che permetterà agli sfollati di prendere case in fitto), i contributi una tantum di immediato sostegno per privati ed aziende di 5.000 e 20.000 euro ed il blocco della rate dei mutui per i proprietari di edifici sgomberati.
Ischia, Curcio: “mutato assetto idrogeologico dell’isola”
“La Protezione Civile ha emanato già una seconda ordinanza, sulla base dell’aggiornamento della situazione sull’isola d’Ischia, con il quale il direttore generale per i lavori pubblici della Protezione Civile della Regione Campania è stato nominato commissario delegato per gli studi e le analisi necessarie a definire la prima area di pericolosità, perché la frana ha anche causato un mutamento dell’assetto idrogeologico dell’area“, ha dichiarato Curcio.
“Bisognerà pertanto definire le zone a maggior rischio per capire in quali sarà possibile consentire l’accesso ai cittadini e in quali non sarà possibile. Il commissario riunirà enti, università ed esperti che hanno già studiato e conoscono bene l’area per raccogliere tutte le informazioni utili a definire le zone a maggior rischio“, ha aggiunto.
Per il monitoraggio del rischio frana e l’analisi dell’evento del 26 novembre oltre all’Osservatorio Vesuviano ed all’Ispra, Curcio ha ricordato l’appello alle università della Campania – a cui hanno risposto oltre 30 fra docenti, ricercatori e dottorandi affiliati a cinque differenti Atenei – che in pochissimi giorni hanno già provveduto a produrre una mappa accurata, ancorché preliminare, degli spessori del principale corpo di frana e una prima mappa inventario d’evento mentre; altri gruppi di lavoro consegneranno nella giornata odierna i risultati di simulazioni numeriche dei fenomeni di crollo e discesa di massi, e di colate di detrito. Si tratta di informazioni che, con la mappa d’evento, saranno essenziali per una prima definizione delle condizioni di pericolosità dell’area. Altri gruppi di tecnici stanno operando sulla previsione e l’analisi delle precipitazioni, sulla moderazione fisico-meccanica dei versanti, e sul raffinamento del piano di Protezione Civile.