E’ stata identificata anche l’undicesima vittima della frana di Casamicciola recuperata qualche ora fa grazie ai cani molecolari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza: si tratta di Valentina Castagna, 37 anni, moglie di Gianluca Monti (trovato dai soccorritori a metà mattinata) e mamma di Michele, Francesco e Mariateresa.
Il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco, a Ischia, privo di vita. Il cadavere è stato individuato lungo la via Santa Barbara, trascinato dall’onda di fango scesa dal Monte Epomeo. E’ salito dunque ad 11 il numero delle vittime accertate. Proseguono intanto le operazioni di ricerca dell’ultima donna che manca all’appello.
Con il ritrovamento di Valentina Castagna, di 37 anni, si è così tristemente ricomposta la famiglia Monti di Casamicciola. I primi a essere ritrovati sono stati i figli più piccoli, Marie Teresa di 6 anni e Francesco di 11 anni. Due giorni dopo è stato rinvenuto il corpo di Michele, 15 anni. E oggi la mamma, Valentina, identificata dai familiari. La donna è stata recuperata anche grazie ai cani molecolari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Le cinque salme si trovano adesso presso la sala mortuaria dell’ospedale Rizzoli di Ischia. Manca all’appello l’ultima dispersa, Mariateresa Arcamone.
Ricerche disperate per l’ultima donna dispersa a Ischia
E’ ormai una corsa contro il tempo a Casamicciola, dove i Vigili del fuoco stanno cercando con tutte le loro forze di trovare l’ultima dispersa. Si tratta delle dodicesima vittima della frana di sabato scorso. Dopo il ritrovamento degli ultimi tre cadaveri, due uomini e una donna, si cerca adesso l’ultima possibile vittima. Sul posto ci sono i familiari delle vittime per le identificazioni. Per domani, a Ischia, è atteso maltempo. Per questo motivo si cerca di ritrovare l’ultimo corpo prima dell’arrivo della pioggia che complicherebbe le ricerche.
Legnini, “grazie a Meloni e De Luca per l’incarico”
“Ringrazio il Presidente del Consiglio, il ministro della Protezione Civile, il Capo Dipartimento ed il Presidente della Regione Campania per la fiducia che mi hanno accordato attribuendomi l’incarico di Commissario per l’emergenza sull’isola d’Ischia“. E’ un post nei social di un’ora fa circa del già commissario per l’emergenza post terremoto del 2017 Giovanni Legnini.
“E’ un impegno gravoso che mi accingo ad affrontare con il massimo impegno e dedizione, consapevole delle urgenze da affrontare ma potendo contare da subito sulle donne e gli uomini dello Stato e del volontariato che dalle prime ore stanno operando con sacrificio e dedizione sui luoghi del disastro – scrive ancora – non c’è tempo da perdere e già oggi incontrerò a Napoli il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il Prefetto Claudio Palomba poi, a Ischia, i sindaci e la commissaria prefettizia dei comuni colpiti per concordare e definire le azioni necessarie ed i primi provvedimenti. Sono certo di poter contare sulle competenze della Struttura per la ricostruzione post sisma 2017 nell’isola, e nel contempo assicuro che proseguiranno tutte le attività che fanno capo alla Struttura Commissariale per portare avanti il complesso lavoro legato alla ricostruzione post sisma 2016 in Centro Italia“.
Casamicciola, Silvestro: “monitorare per evitare nuove tragedie”
“La tragedia di Ischia lascia una profonda ferita e ci ricorda che da Nord a Sud c’è un Paese da mettere in sicurezza“. Lo ha dichiarato il senatore di Forza Italia, Francesco Silvestro, intervenendo in Aula durante l’informativa del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sul disastro di Ischia. “L’Italia, essendo una nazione predisposta a fenomeni franosi – ha aggiunto Silvestro – e un territorio sismicamente e tettonicamente molto attivo e geologicamente giovane, necessita di un’alta prevenzione che eviti il verificarsi di nuovi fenomeni catastrofici. Sarà, quindi, necessario destinare le giuste risorse che servono per combattere il rischio idrogeologico in Italia, evitando una inutile caccia alle streghe, come per la questione dell’abusivismo, problema su cui si deve intervenire in maniera decisa e soprattutto chiara. Urge, quindi, un programma di monitoraggio costante e analitico delle aree più a rischio”.
“Sarebbe altresì opportuno iniziare – ha continuato Silvestro – a predisporre un programma che coordini la pulizia e la manutenzione dei cosiddetti alvei ovvero le vie di fuga naturali per acqua e fango a tutela del tessuto idrogeologico del nostro Paese. Un tentativo venne fatto nel 2010, con una delibera della regione Campania che autorizzava il criterio della compensazione dei lavori con l’alienazione dei materiali inerti in eccesso da rimuovere dai corsi d’acqua, ma in gran parte delle province campane non se ne fece nulla. Una non scelta di una gravità mostruosa. Sono certo che Ischia supererà anche questa immane tragedia – ha concluso Silvestro – ma c’è bisogno dell’impegno di tutti e della memoria di quello che è accaduto per evitare di ripetere gli stessi errori in futuro“.