Bruce Willis, la malattia peggiora: “speriamo in un miracolo di Natale”

La famiglia di Bruce Willis sta "apprezzando ogni momento" con lui e sta "pregando per un miracolo di Natale" mentre il celebre attore continua a combattere l'afasia
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L’afasia che ha colpito l’attore Bruce Willis peggiora sempre di più. Tanto che nei giorni scorsi la famiglia ha fatto sapere che sta “apprezzando ogni momento” con lui e “pregando” per un miracolo di Natale.

Nei mesi scorsi, da quando l’attore si è ritirato dalla sua decennale carriera a Hollywood, lui e la sua ex moglie, Demi Moore, si sono avvicinati nuovamente. E l’attuale moglie, Emma Heming, cerca di aiutarlo a comunicare. Tutti, insomma, si sono riuniti intorno a lui. Il disturbo cerebrale di cui soffre l’attore 67enne, influisce sulla capacità del malato di parlare e comprendere il linguaggio. Ma di recente le sue condizioni sono decisamente peggiorate e si suoi cari non lo lasciano mai da solo. Vogliono godere della sua compagnia finché sarà possibile.

La famiglia allargata sta ora trascorrendo le vacanze in Idaho insieme, come fa ogni anno. La figlia di Willis e Moore, Tallulah, ha recentemente condiviso una foto di lei che abbraccia sua madre mentre suo padre è vicino a guardare il cane di Demi, Pilaf. Persino Demi Moore e l’attuale moglie di Willis, Emma, si sono avvicinate per lavorare insieme al fine di aiutare l’attore in difficoltà.

L’afasia, la condizione del cervello di cui soffre Bruce Willis

L’afasia può lasciare una persona incapace di comunicare. Si tratta di una condizione potenzialmente devastante che fa perdere a chi ne soffre la capacità comunicativa. Secondo le stime statunitensi, circa un milione di americani soffre della condizione, come riferisce il National Institutes of Health. Ogni anno viene diagnosticata a circa 180.000 persone.

Può manifestarsi in diversi modi e spesso è il risultato di un trauma cranico, un ictus, un tumore o un altro deterioramento cerebrale. L’afasia può essere devastante, provocando depressione in oltre un terzo dei casi, ma anche cambiamenti di personalità. Porta anche ad alienare amici e familiari dalla persona colpita. Altri famosi esempi di casi afasia includono l’ex membro del Congresso dell’Arizona, Gabby Giffords, e la star di Game of Thrones, Emilia Clarke.

Bruce Willis afasia

Il parere degli esperti

Immagina di essere lasciato in un paese in cui non parli la lingua – non puoi capire, leggere, scrivere o parlare. Avrebbe un impatto su tutte le tue interazioni: ecco com’è avere l’afasia“. E’ quanto spiegato al DailyMail.com da Darlene Williamson, presidente dell’associazione per l’afasia. “Le conseguenze di vivere con un disturbo del linguaggio possono alterare il comportamento e la stessa visione della vita“, ha detto Williamson. “Circa il 35 percento delle persone con afasia soffre di depressione“. La causa della condizione, che spesso è una sorta di lesione cerebrale traumatica o un ictus, può portare a enormi cambiamenti di personalità.

L’afasia è difficoltà con il linguaggio che deriva da una sorta di lesione al cervello. La fonte più comune è l’ictus, ma potrebbe provenire da qualsiasi altro tipo di danno“. E’ quanto spiegato al DailyMail.com dalla dott.ssa Brenda Rapp, scienziata cognitiva presso la Johns Hopkins University. Anche alcune infezioni che colpiscono i centri del linguaggio del cervello possono causare la formazione di afasia, oltre al declino cognitivo e alla demenza.

La condizione può rendere molto difficile per un attore come Brucfe Willis continuare la sua carriera, poiché anche solo il dover pronunciare battute può diventare una sfida. “Sarebbe sicuramente difficile“, ha detto Williamson riguardo al tentativo di continuare a recitare mentre era afflitto dalla condizione. “L’afasia colpisce la comprensione del linguaggio, il parlare, così come la lettura e la scrittura. Esistono diversi livelli di gravità che sarebbero un altro fattore determinante. Potrebbe non essere impossibile, ma recitare richiederebbe ulteriori adattamenti“. Nonostante gli errori di comunicazione causati dalla condizione, chi soffre di afasia mantiene una condizioni interna mentale quasi intatta.

I tipi di afasia

Esistono quattro tipi comuni di afasia che costituiscono la stragrande maggioranza dei casi: fluente (chiamata Wernicke); non fluente (noto come Broca’s); anomico; afasia progressiva primaria. La famiglia di Bruce Willis non ha rivelato che tipo di afasia abbia colpito l’attor.

Secondo la Stroke Association, gruppo con sede nel Regno Unito, coloro che soffrono di afasia di Wernicke possono mettere insieme lunghe frasi, ma spesso esprimono concetti senza senso, o addirittura usano parole inventate. Soffriranno anche di ridotta capacità di lettura e scrittura. E potrebbero avere difficoltà a comprendere una chiara comunicazione verbale nei loro confronti.

L’afasia di Broca spesso fa sì che una persona dimentichi le parole o metta insieme una stringa di parole adeguata anche quando il suo cervello può comprendere appieno ciò che vuole dire. Una persona che soffre di questo tipo di condizione userà spesso frasi semplici e brevi. Questo perché a volte non è in grado di dire correttamente ciò che vuole. Anche una persona che soffre di afasia di Broca avrà difficoltà con la scrittura, ma la sua capacità di lettura non viene influenzata.

Chi soffre di afasia anomica può soffrire a trovare verbi e nomi specifici di cui ha bisogno per far capire il proprio punto di vista.  Parlerà dunque in modo molto vago. Ciò può anche tradursi nella scrittura. Non saranno dunque in grado di generare le parole corrette necessarie per dire ciò che vorrebbero dire.

L’afasia primaria progressiva danneggia la capacità di una persona di comunicare praticamente in ogni singolo modo. Una persona che soffre di questa versione della condizione avrà difficoltà a parlare, leggere e scrivere. Anche la capacità di elaborare e comprendere qualcuno che sta parlando è danneggiata.

Non c’è cura farmacologica

I medici possono spesso rilevare l’afasia tramite una risonanza magnetica o una TAC. E’ inoltre possibile individuare la parte esatta del cervello che sta causando il problema. Non c’è modo, però, di risolvere o curare completamente la condizione, ma i pazienti spesso si sottopongono a logopedia. “Non ci sono molti progressi [con i farmaci per la condizione]… il trattamento per l’afasia è la logopedia“, ha detto Rapp.

Williamson ha precisato che “un forte sostegno familiare è un elemento fondamentale per vivere con successo con l’afasia“. Tuttavia, non è sempre permanente e quanto dura e quanto è grave spesso dipende da quanto grave è il danno al cervello. Le vittime di ictus in particolare che soffrono di afasia possono riacquistare la parola, e spesso entro poche settimane.

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