Il bilancio delle vittime della bufera di neve che da giorni imperversa negli Stati Uniti è salito a 65 morti accertati: lo riportano i media locali. Nevicate record hanno bloccato le strade, ostacolando anche le operazioni di soccorso. Byron Brown, sindaco di Buffalo, nello Stato di New York, una delle zone più colpite, ha dichiarato su “Morning Joe” di MSNBC che questa tempesta è stata “probabilmente peggiore di qualsiasi cosa questa città abbia affrontato in oltre 50 anni“.
A livello nazionale, le temperature sono crollate ed enormi cumuli di neve hanno mandato nel caos le città, con blackout, persone intrappolate nelle case senza cibo, oltre alla cancellazione di migliaia di voli.
Dai Grandi Laghi, vicino al Canada, al Rio Grande, lungo il confine con il Messico, la tempesta ha provocato almeno 65 vittime, e i decessi sono stati registrati in 12 Stati: Colorado, Illinois, Kansas, Kentucky, Michigan, Missouri, Nebraska, New York, Ohio, Oklahoma, Tennessee e Wisconsin.
Solo nello Stato di New York si sono registrate 34 vittime e la maggior parte proprio nella contea di Erie: dopo gli ultimi decessi confermati, il bilancio delle vittime nell’area è salito a 32.
La contea di Erie, che comprende Buffalo, è una delle zone più duramente colpite, con temperature che hanno toccato anche -13°C, secondo i dati del National Weather Service.
Le condizioni meteo dovrebbero migliorare gradualmente e le bufere di neve attenuarsi nel corso della settimana.