Le persone evacuate dalla ‘zona rossa’ di Casamicciola, sull’isola di Ischia, dovranno trascorrere almeno una terza notte fuori casa. Conclusa l’allerta meteo, si è deciso di far effettuare da domani mattina nuovi controlli sulla sicurezza di alcune centinaia di edifici, da parte di sei squadre miste composte da Vigili del Fuoco, geologi e Protezione Civile. Si comincerà con quelli meno danneggiati, e man mano che i sopralluoghi avranno esito positivo si autorizzerà il rientro dei cittadini. La durata complessiva del lavoro è prevista in tre giorni. La decisione è stata resa nota dal Commissario prefettizio del Comune, Simonetta Calcaterra.
Nonostante l’allerta meteo gialla non sia più in vigore dalle ore 16 di oggi, permane il secondo dei presupposti alla base dell’ordinanza emessa da Calcaterra, e cioè “l’individuazione degli edifici, oltre che inagibili, anche in una situazione di rischio esterno classificato come rosso o giallo a seguito della frana del 26 novembre”. Lo ha spiegato Giovanni Legnini, Commissario di governo per l’emergenza a Ischia, nel corso di una conferenza stampa al termine della riunione del Centro operativo comunale di Casamicciola Terme. “Finché non si faranno valutazioni diverse da quelle fatte dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco con i geologi e la direzione della Protezione Civile regionale, si renderà necessario prolungare il provvedimento che il commissario aveva emanato“. Il Commissario di Casamicciola Simonetta Calcaterra provvederà ad emettere una nuova ordinanza già in serata.
Verifiche su 430 edifici, 50 distrutti o inagibili
Sono circa 430 gli edifici di Casamicciola compresi nelle aree di rischio gialla e rossa sui quali verranno eseguite nuove verifiche per accertare se sussistono ancora o meno le condizioni che hanno determinato la decisione di allontanare i residenti. “Oggi abbiamo fatto un lavoro di sovrapposizione degli edifici ricompresi nelle situazioni di rischio rossa e gialla con gli edifici inagibili a seguito del terremoto del 2017. E’ stato riscontrato – ha spiegato Legnini – che dei 640 edifici che sono classificati ai fini della pericolosità del grado di rischio, precisamente 480 edifici in zona rossa e 160 in zona gialla, circa 160 sono già inagibili a seguito del sisma. Quindi il numero degli edifici resi temporaneamente indisponibili si riduce da 640 a 480. Di questi 480 edifici, una parte, circa 50 ma è un numero in via di definizione, è certamente o distrutta o inagibile, quelli più a monte e più prossimi al punto di innesco della frana. Sui residui 430 edifici domani mattina inizieranno nuove verifiche”.
Legnini: “fenomeni di micro dissesto e frana in più punti dell’isola”
“Domani mattina inizierà l’attività di monitoraggio del rischio idrogeologico sull’isola d’Ischia, attraverso strumentazione e professionalità di eccellenza. Le attività proseguiranno perché esprimiamo preoccupazioni, si stanno verificando in queste ore e in questi giorni anche micro fenomeni di dissesto e frana in più punti dell’isola. Sia ai fini dell’individuazione dei lavori di somma urgenza e messa in sicurezza che occorrerà programmare prestissimo, sia ai fini dell’acquisizione delle informazioni per poter fare piano di contrasto al dissesto idrogeologico, quindi per mettere in sicurezza l’isola d’Ischia, queste attività di monitoraggio proseguiranno nei modi e tempi che definiremo prossimamente, ma intanto iniziano domani mattina“, ha detto ancora Legnini.
Casamicciola: radar hi-tech per monitorare la frana
Per monitorare lo stato idrogeologico complessivo di Ischia, e in particolare tenere sotto controllo la frana di Casamicciola, sarà da questa sera sull’isola il prof. Nicola Casagli, geologo di fama internazionale dell’università di Firenze, il cui gruppo di lavoro ha già operato su scenari come la valanga di Rigopiano o la frana della Marmolada. A Casagli – spiega il direttore della Protezione Civile campana, Italo Giulivo – si chiederà in particolare l’installazione di un radar hi-tech per monitorare anche minimi spostamenti della frana di via Celario, in modo da poter lanciare in modo tempestivo eventuali allarmi.
Sorvegliata speciale sarà anche la frana abbattutasi lungo un’arteria fondamentale per la viabilità sull’isola, la statale 270, attualmente percorribile solo a senso unico alternato. L’attività avrà come primo obiettivo “verificare se è possibile un’apertura anche a civili avendo una gestione del rischio basata anche su un sistema di monitoraggio e dei sensori per eventuali franamenti ulteriori che si dovessero manifestare nel versante“.
Resta l’evacuazione, ma alcuni residenti erano già rientrati a casa
Le comunicazioni sull’evacuazione sono arrivate mentre alcuni cittadini ospitati negli hotel, conclusa alle 16 l’allerta meteo senza ulteriori proroghe, erano già tornati nelle proprie abitazioni. Una sorta di corto circuito che, ha tenuto a sottolineare Legnini, derivava da “errata lettura” dell’ordinanza di evacuazione emessa venerdì. Quel provvedimento, infatti, non prevedeva una scadenza collegata all’allarme per i temporali, ma sarebbe rimasto in vigore fino a nuovo ordine; perciò “chi ha scelto di tornare prima nelle case, lo ha fatto sotto la sua responsabilità”.
Per la prossima notte è confermato lo stesso dispositivo in vigore nelle ultime 48 ore: evacuazione per una platea di 1.070 residenti, di cui 417 ospitati negli alberghi e il resto muniti di una sistemazione autonoma. E’ stato confermato che una decina di famiglie ‘irriducibili’ sono rimaste la scorsa notte nella zona rossa.
Domani riaprono alcune scuole ad Ischia
Riprenderanno domani le lezioni in presenza per la scuola dell’infanzia, la primaria e per le scuole medie di cinque comuni di Ischia, ad esclusione di Casamicciola. Mercoledì, invece, riprenderanno anche quelle degli istituti superiori di tutti i comuni isolani mentre per quelli di Casamicciola si saprà entro domani. Da domani sarà anche parzialmente riaperta la strada statale 270 a Casamicciola ma, oltre ai mezzi di soccorso, potranno transitarvi soltanto gli autobus del servizio pubblico della Eav.