La Direção Geral da Saúde (DGS), la massima autorità sanitaria del Portogallo, ha pubblicato sul proprio sito web un nuovo “standard” da seguire riguardo le vaccinazioni Covid nei bambini. La DGS raccomanda agli operatori sanitari di prestare attenzione ai “segni di miocardite e pericardite nei bambini durante i primi 14 giorni” dopo la somministrazione del vaccino Pfizer, l’unico autorizzato nel Paese per questa fascia di età. L’autorità sanitaria, inoltre, “rimarca che, ove possibile, dovrebbe essere rispettato un intervallo di due settimane in relazione alla somministrazione di altri vaccini, indipendentemente dal vaccino”.
La ‘norma’ fa riferimento a “casi molto rari” di miocardite e pericardite che “sono stati osservati dopo la vaccinazione con Comirnaty” (…) “più spesso dopo la seconda dose e nei bambini maschi più piccoli”. “Secondo l’autorità sanitaria, il rischio di miocardite dopo una dose di richiamo del nuovo vaccino di Pfizer, sviluppato per combattere specificamente i ceppi BA.4 e BA.5 della variante Omicron, non è ancora stato caratterizzato”.
La DGS invita anche gli operatori sanitari, prima della vaccinazione, “ad avvisare i genitori/tutori di rivolgersi immediatamente a un medico se (i bambini) sviluppano sintomi suggestivi di miocardite o pericardite dopo la vaccinazione, come dolore toracico acuto e persistente, dispnea o palpitazioni. I dati disponibili suggeriscono che il decorso clinico della miocardite e della pericardite dopo la vaccinazione non è diverso da quello della miocardite e della pericardite in generale, cioè ha solitamente un decorso benigno dopo il riposo e/o il trattamento sintomatico”, si legge nel documento.
“Nel caso in cui questo problema si verifichi dopo la somministrazione di una dose di Comirnaty Original/Omicron BA.4-5 ® 10µg/dose, la somministrazione della dose successiva dovrebbe essere posticipata almeno fino alla completa risoluzione del quadro clinico e il beneficio della sua somministrazione va valutato caso per caso dal medico curante”, afferma la DGS, concludendo con il consiglio che “le reazioni avverse più frequenti sono di intensità lieve o moderata e si risolvono pochi giorni dopo la vaccinazione: dolore al sito di iniezione, affaticamento, cefalea, brividi, dolori articolari, febbre (più frequente dopo la seconda dose rispetto alla prima), gonfiore e arrossamento al sito di iniezione”.
Solo due settimane fa, la DGS ha lanciato la sua “campagna booster” per i bambini, rivolta a coloro che hanno “almeno un rischio per la salute identificato”. I media nazionali hanno riferito che relativamente pochi genitori hanno accettato l’offerta di questi vaccini, sulla base del fatto che i bambini generalmente non sono colpiti dal Covid, Omicron è diventata molto lieve, la percezione del rischio di Covid si è drasticamente ridotta dallo scorso inverno e le persone si sono rese conto del fatto che la vaccinazione non è un modo per evitare l’infezione.