Un gioco interattivo è protagonista dell’home page di Google oggi: il Doodle celebra l’82° compleanno di Gerald “Jerry” Lawson, uno dei padri del gaming moderno. Ha guidato il team che ha sviluppato il primo sistema di videogiochi casalingo con cartucce intercambiabili. Il Doodle presenta giochi progettati da tre artisti americani: Davionne Gooden, Lauren Brown e Momo Pixel.
Lawson è nato a Brooklyn, New York, il 1° dicembre del 1940. Ha armeggiato con l’elettronica fin dalla tenera età, riparando televisori nel suo quartiere e creando la sua stazione radio utilizzando parti riciclate. Ha frequentato il Queens College e il City College di New York prima di iniziare la sua carriera a Palo Alto, in California. A quel tempo, la città e la regione circostante erano diventate note come “Silicon Valley” a causa dell’esplosione di nuove aziende tecnologiche innovative nell’area.
Al suo arrivo in California, Lawson è entrato a far parte di Fairchild Semiconductor come consulente tecnico. Pochi anni dopo, Lawson è stato promosso a direttore dell’ingegneria e del marketing del dipartimento di videogiochi di Fairchild, dove ha guidato lo sviluppo del sistema Fairchild Channel F (la “F” stava per “Fun”). Nasceva così la prima console per videogiochi casalinga dotata di cartucce di gioco intercambiabili, un joystick digitale a 8 direzioni e un menu di pausa. Il Channel F ha aperto la strada a futuri sistemi di gioco come Atari, SNES, Dreamcast e tanti altri.
Nel 1980, Lawson ha lasciato Fairchild per avviare la sua società, VideoSoft. L’azienda ha creato un software per l’Atari 2600, che ha reso popolare la cartuccia sviluppata da Lawson e dal suo team. Sebbene abbia chiuso battenti 5 anni dopo, Lawson si è consolidato come pioniere nel settore e ha continuato a essere consulente per diverse società di ingegneria e videogiochi per il resto della sua carriera.
Nel 2011, l’International Game Developers Association ha riconosciuto Lawson come un pioniere del settore. La University of Southern California ha anche creato il Gerald A. Lawson Fund per sostenere gli studenti sottorappresentati che desiderano conseguire diplomi universitari o laureati in game design o informatica. I successi di Lawson sono commemorati alla World Video Game Hall of Fame di Rochester, New York.