Exploring Moon to Mars, Cristoforetti: “importante per l’Europa l’accesso autonomo allo Spazio”

AstroSamantha: "è stato un anno estremamente importante per lo Spazio in generale"
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L’astronauta italiana dell’ESA Samantha Cristoforetti ha chiuso oggi, assieme al presidente ASI Giorgio Saccoccia e al viceministro agli esteri Edmondo Cirielli, la mostra temporanea “Exploring Moon to Mars“.

Quale migliore opportunità, nella Giornata nazionale dedicata allo Spazio di chiudere una mostra dedicata all’esplorazione di Marte e della Luna con Samantha, che è di ritorno dallo Spazio,” ha dichiarato il presidente Saccoccia.

E’ stato un anno estremamente importante per lo Spazio in generale e per l’Europa, veniamo da un’importantissima riunione ministeriale che ha assicurato finanziamenti importanti all’ESA con un aumento significativo, in particolare per l’Italia che ha aumentato del 30%. Segno tangibile dell’impegno del nostro Paese,” ha affermato Cristoforetti.

L’astronauta dell’ESA ha ricordato i tanti aspetti dell’esplorazione: dall’orbita bassa alla Luna e a Marte. Grazie agli importanti finanziamenti assicurati, ha sottolineato Cristoforetti, potranno proseguire tanti programmi a cui l’Italia partecipa insieme ai partner europei. “Potremo continuare a operare la Stazione Spaziale almeno fino al 2030 e potremo continuare a mandare astronauti europei nello spazio in orbita bassa. Abbiamo appena annunciato qualche settimana fa i nuovi colleghi e le nuove colleghe, cinque astronauti di carriera che inizieranno l’addestramento tra pochi mesi e una folta schiera di riservisti pronti alla partenza appena ci sarà anche per loro l’opportunità di addestrarsi per un volo spaziale, tra cui mi fa particolarmente piacere ricordare i due colleghi italiani”.  

Tra i programmi europei, Samantha Cristoforetti ha ricordato anche la prosecuzione del sostegno al programma internazionale guidato dalla NASA Artemis per il ritorno sulla Luna, con l’European Service Module, il modulo di servizio del veicolo Orion che “abbiamo visto per la prima volta in azione proprio qualche giorno fa quando ha portato a termine questa missione molto complessa con manovre molto complesse che hanno veramente stressato le capacità della macchina per dimostrare che Orion, con il modulo di servizio europeo, sarà in grado di portare astronauti in orbita lunare“. 

Guardando a Marte l’astronauta ha ricordato che “c’è un importante programma di esplorazione robotica e per fortuna, dopo le difficoltà che ci sono state a inizio anno per la nostra missione ExoMars per via del mutato contesto internazionale, c’è sia il finanziamento che un piano per ‘salvare’ questa missione e riuscire a portarla a termine”.  

C’è uno sforzo importante e che a me sta particolarmente a cuore, ossia che dopo qualche decennio l’Europa si stia seriamente ponendo la domanda se non sia il caso che anche noi, così come americani, russi, cinesi, presto gli indiani e forse anche altri, non dovremmo essere in grado di lanciare autonomamente esseri umani nello Spazio e riportarli in sicurezza a terra,” ha sottolineato l’astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea. Cristoforetti ritiene che avere un lanciatore europeo in grado di trasportare astronauti migliorerebbe la posizione dell’Italia nelle collaborazioni internazionali: darebbe al nostro Paese – ha concluso – la capacità che permetterebbe di essere “alla pari”.  

Rientrata a Terra recentemente, dopo una missione di 6 mesi in cui ha avuto anche il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale, l’astronauta italiana si prenderà un periodo di relativo riposo, anche se – ha detto – ci sono ancora molte cose da fare legate alla missione Minerva. “Sono appena tornata, non ho nessuna fretta, mi prenderò un momento di riflessione per decidere cosa fare da grande”, ha aggiunto. Guardando al futuro, “è possibile immaginare nel 2025 una prima missione umana nello spazio lunare, magari un allunaggio, non riguarda me personalmente – ha detto – ma guardiamo con entusiasmo alla prosecuzione del programma Artemis”.

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