La seconda missione del nuovo razzo europeo Vega C non è andata secondo i piani. Il vettore è decollato dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese, alle 22:47 ora locale (02:47 ora italiana di oggi), trasportando due satelliti per la costellazione Pléiades di Airbus. Il primo stadio del razzo, noto come P120C, ha svolto il suo lavoro come da manuale. Non è andata così per il secondo stadio, chiamato Zefiro 40.
“Circa 2 minuti e 27 secondi dopo il decollo si è verificata un’anomalia su Zefiro 40, ponendo così fine alla missione Vega C,” hanno dichiarato i rappresentanti di Arianespace, la società francese che gestisce Vega C. “Sono in corso analisi dei dati per stabilire le ragioni di questo fallimento“.
Fallito il 2° lancio di Vega C, persi satelliti Pléiades
Vega C è stato sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ed è gestito da Arianespace. Il razzo a quattro stadi alto 35 metri è una versione più potente di Vega, che ha volato per la prima volta nel 2012. Vega C può trasportare circa 2.300 km di payload in orbita eliosincrona alta (700 km), rispetto ai 1.500 kg del razzo precedente.
I due veicoli spaziali persi a causa del fallimento del lancio, Pléiades Neo 5 e Pléiades Neo 6, insieme pesavano 1.977 kg. Erano diretti verso l’orbita eliosincrona, dove avrebbero dovuto completare la costellazione.
“La costellazione è composta da 4 satelliti identici, costruiti utilizzando le ultime innovazioni e sviluppi tecnologici di Airbus, e consente di visualizzare qualsiasi punto del globo, più volte al giorno, con una risoluzione di 30,” aveva spiegato in precedenza Arianespace in un descrizione della missione. “Più piccoli, più leggeri, più agili, precisi e reattivi rispetto alla concorrenza, sono i primi della loro classe la cui capacità sarà completamente disponibile in commercio“.
Il rinvio del lancio di Vega C
Vega C aveva un volo al suo attivo. Nel luglio 2022, il razzo aveva lanciato con successo LARES-2, un satellite da 295 kg sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana, oltre a 5 CubeSat.
La missione di oggi doveva originariamente decollare il 24 novembre. Arianespace però ha rinviato di quasi un mese il liftoff per sostituire apparecchiature difettose sul razzo, un processo che ha richiesto l’apertura della carenatura del payload.
Ulteriori analisi tenteranno presumibilmente di stabilire se l’apparecchiatura difettosa abbia qualcosa a che fare con il fallimento del lancio.