“La partita più rilevante riguarderà la conversione in legge del decreto Ischia: in modo sommario ho stimato che le risorse necessarie per gli interventi più urgenti si aggirano intorno ai 500 milioni“. Lo dice il Commissario delegato per l’emergenza frana e la ricostruzione di Ischia, Giovanni Legnini, nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare le due ordinanze firmate oggi dallo stesso Legnini e dal Commissario prefettizio del Comune di Casamicciola, Simonetta Calcaterra, che per le rispettive competenze attuano la nuova definizione delle aree a rischio del territorio, disciplinano le condizioni di rientro nelle proprie abitazioni della popolazione attualmente sfollata e mettono in campo le prime misure di sostegno alla popolazione colpita dalla frana del 26 novembre.
Legnini evidenzia che, a oggi, “queste risorse non ci sono“, ma assicura che con la commissione Ambiente della Camera, che sta esaminando il testo del decreto, si sta riscontrando “una certa disponibilità”. Assicura che è pronto a utilizzare, laddove necessario, “le procedure d’urgenza e tutti i poteri che mi sono stati affidati” per risolvere una situazione “molto più complessa di quanto pure era risultato con l’esperienza drammatica” dei giorni successivi alla frana. “Per riparare ai disastri combinati nel corso di decenni – sottolinea il Commissario – ci vuole un po’ di tempo, quello strettamente necessario”.
Legnini auspica che queste risorse possano arrivare entro la fine di gennaio (quando scadranno i termini per la conversione in legge del decreto) e, a quel punto, “saranno subito avviati gli interventi che servono, per poi passare al piano per la ricostruzione. Sono molto determinato – aggiunge – gli interventi urgenti sono urgenti, bisogna farli entro i tempi più ristretti possibili. Il nostro obiettivo è provare a fare un piano di interventi entro metà gennaio, dopo di che devono arrivare le risorse, che in legge di bilancio non ci sono e devono arrivare dal decreto legge in sede di conversione”.
Ischia: contributi fino a 900 euro/mese per le famiglie sfollate
Dai 400 euro per i nuclei monofamiliari fino a 900 euro al mese per quelli composti da 5 o più persone passando per cifre intermedie – 500, 700 e 800 euro – a seconda della composizione familiare. Sono i contributi per le famiglie di Ischia “la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte” o “sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità” in seguito a frane e alluvione del 26 novembre scorso. Lo prevede l’articolo 5 dell’ordinanza firmata dal Commissario delegato per l’emergenza frana e la ricostruzione di Ischia, Giovanni Legnini per i “contributi di autonoma sistemazione (Cas) e sistemazione in strutture turistiche e ricettive”.
Qualora nel nucleo familiare siano presenti persone di età superiore a 65 anni, portatori di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di euro 200 euro mensili per ognuno di essi, anche oltre il limite massimo di euro 900 euro mensili previsti per il nucleo familiare. I contributi non sono “in alcun modo” cumulabili da parte di famiglie che abbiano già ricevuto quelli stanziati in seguito al terremoto del 2017 che coinvolse l’isola campana.