L’Unione Europea, nel caso di blocco totale delle forniture di gas russo, dovrà continuare a ridurre il proprio fabbisogno e potrebbe essere costretta a far fronte a una carenza di gas di 27 miliardi di metri cubi nel 2023. È quanto contenuto in un rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie). Il divario tra domanda e offerta “potrebbe raggiungere i 27 miliardi di metri cubi nel 2023 in uno scenario in cui le forniture di gas dalla Russia si azzerano e le importazioni di gas naturale liquefatto dalla Cina tornano ai livelli del 2021“, si legge nel rapporto.
La cifra di 27 miliardi equivale a circa il 6,5% del consumo annuale dell’Ue nel 2021, che si è attestato a 412 miliardi di metri cubi, il massimo dal 2011, secondo i dati di Eurostat. Entro il 2022 potrebbe raggiungere i 360 miliardi di metri cubi, secondo i dati citati dall’Aie. “L’Unione Europea ha compiuto progressi significativi nel ridurre la sua dipendenza dal gas russo, ma non è ancora fuori pericolo”, ha dichiarato il direttore esecutivo dell’Aie Fatih Birol.
Il documento sottolinea che molte delle circostanze che hanno permesso ai Paesi membri di riempire i loro siti di stoccaggio durante la primavera e l’estate del 2022 per questo inverno potrebbero non ripetersi nel 2023. In particolare, il rapporto sottolinea che, oltre all’interruzione delle forniture russe, la domanda di GNL da parte di Pechino potrebbe aumentare a seguito di una ripresa dell’economia cinese, aumentando la competizione con l’Europa per l’acquisto del GNL disponibile a livello mondiale. Anche le temperature miti registrate quest’autunno in Europa potrebbero non ripetersi, consumando ulteriori scorte.
Secondo Fatih Birol, il rapporto mostra che “un maggiore sforzo per l’efficienza energetica, lo sviluppo delle energie rinnovabili e delle pompe di calore e le misure di risparmio energetico sono fondamentali per evitare il rischio di scarsità e un ulteriore aumento dei prezzi l’anno prossimo“. Al fine di incentivare miglioramenti più rapidi nell’efficienza energetica, il rapporto raccomanda di ampliare i programmi esistenti e aumentare le misure di sostegno per la ristrutturazione delle case e l’adozione di elettrodomestici e illuminazione efficienti. La Aie raccomanda inoltre di utilizzare tecnologie più intelligenti e di incoraggiare nella produzione industriale il passaggio dal gas all’elettricità.
Birol ha lanciato il rapporto insieme al Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen in una conferenza stampa oggi a Bruxelles, in vista della riunione straordinaria di domani dei Ministri dell’Energia dell’UE e della riunione del Consiglio Europeo in calendario il 15 dicembre.