Ischia, sopralluogo di Curcio: “frana inserita in un quadro di dissesto idrogeologico preesistente, fare in fretta ma in sicurezza”

Le parole di Fabrizio Curcio dopo un sopralluogo a Ischia: “per gli sfollati fare presto ma fare bene, la priorità è la sicurezza”
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Andare avanti velocemente, ma garantendo la sicurezza dei cittadini. Sono i pilastri del lavoro del Commissario governativo per l’emergenza post frana, Giovanni Legnini, e del Dipartimento di Protezione Civile a Casamicciola Terme, il borgo di Ischia interessato da una frana lo scorso 26 novembre, nella quale hanno perso la vita 12 persone. Lo sottolinea, al termine di una riunione al centro di coordinamento dei soccorsi, il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. 

Oggi siamo qui ma abbiamo seguito fin dall’inizio, che io sia qui fisicamente è incidentale, siamo qui per testimoniare che non ci fermiamo un secondo e anche oggi abbiamo messo in fila le priorità che sono note. Il Coc e il Ccs non si sono mai fermati, il Commissario è qui dalla sua nomina. Oggi abbiamo previsto insieme alcuni percorsi, è stata emanata la prima ordinanza, stiamo lavorando sulla seconda e credo che le priorità siano sempre quelle: il cittadino al centro e come rendere più celeri le procedure per avere il quadro della situazione“, ha detto Curcio in un punto stampa insieme a Legnini. “Il tema non è l’agibilità del singolo edificio ma avere il quadro di un evento non solo importante, ma che scientificamente ha bisogno di essere approfondito”, ha aggiunto Curcio.   

Curcio: “frana inserita in un quadro di dissesto idrogeologico preesistente” 

La frana di Casamicciola dello scorso 26 novembre “si inserisce in un quadro di dissesto idrogeologico e di ricostruzione preesistente, non è un evento che si può analizzare da solo ma va inserito in questo quadro più complesso. E’ un evento drammatico e difficile – ha spiegato Curcio – ora sono terminate le operazioni di soccorso tecnico urgente, quelle che sono alla base di ogni tragedia in cui c’è la ricerca di dispersi, quella fase triste drammatica complicata si è chiusa e adesso c’è la fase successiva, che è la fase di presa di coscienza dello scenario. Avviene in tutte le attività emergenziali, ovviamente qui c’è una complicazione perché ciò che è avvenuto si inserisce in un quadro di dissesto idrogeologico e di ricostruzione preesistente”.  

Curcio: “in corso studio approfondito per fare attività preventiva” 

Per quanto concerne le 480 famiglie sfollate dalla zona rossa, “il nostro obiettivo è fare in fretta ma anche bene – dice ancora Curcio – perché c’è la tutela delle persone. Per noi dare risposte al cittadino è prioritario, ma deve essere messo in linea anche con la sicurezza del cittadino. Noi capiamo cosa significa essere messi fuori dalla propria abitazione. Dobbiamo fare in fretta ma anche in sicurezza”. 

Stiamo entrando nel pieno dell’inverno, quindi avremo fenomeni di maltempo che si susseguiranno. Questo studio ci permetterà di avere la consapevolezza delle procedure da mettere in piedi“, ha detto Curcio, parlando delle verifiche e delle analisi sul rischio idrogeologico in corso sull’isola di Ischia. “La preoccupazione c’è ma dobbiamo occuparcene prima. E’ evidente – ha aggiunto Curcio – che ogni evento meteorologico di questo tipo aumenta il rischio, per questo va approfondita la conoscenza scientifica di come sono messi certi versanti, che percentuale di acqua hanno questi versanti, che tipologia di interventi si possono fare, magari mettere delle soglie pluviometriche per fare attività preventive. E’ uno studio che stanno facendo i centri di competenza, le università, che forniranno questi studi poi alle strutture, al Commissario Legnini, al Commissario prefettizio e a ognuno di noi che nella catena svolge il proprio ruolo per prendere le decisioni migliori”.   

Oggi, intanto, a Casamicciola è stato riaperto il porto commerciale e sono stati quindi ripristinati i servizi di collegamento marittimo con Pozzuoli e Napoli effettuati da navi ed aliscafi, sospesi dal giorno della alluvione per la chiusura della strada statale 270.  

Legnini: “in 10 giorni quadro definitivo sul rientro degli sfollati” 

In dieci giorni daremo il quadro definitivo dei rischi, sulla base di acquisizioni scientifiche più avanzate, e della destinazione alloggiativa dei cittadini, sul rientro o non rientro“, ha affermato Legnini nel corso del punto stampa. “Le analisi e gli studi sono in via di elaborazione – ha aggiunto Legnini – poi questo sarà il tempo utile anche per fare il primo piano operativo per l’eliminazione dei rischi. La parola d’ordine è sicurezza, garantire la sicurezza ai cittadini e il minor disagio possibile ai cittadini. Stiamo procedendo ora dopo ora”.   

Sul fronte dei rifiuti, “per raccolta e smaltimento il grosso del lavoro deve essere ancora fatto, ma abbiamo fatto passi in avanti. Stiamo individuando siti di stoccaggio con i sindaci”. 

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