Ci vorrà un po’ prima che arrivino i rinforzi per l’equipaggio della Stazione Spaziale, che attualmente dipende da una Soyuz danneggiata per tornare a casa.
Se la navicella spaziale Soyuz MS-22 dovesse essere ritenuta non sicura, inidonea, dopo la perdita di refrigerante iniziata lo scorso 14 dicembre, 2 cosmonauti e un astronauta della NASA (Sergey Prokopyev, Dmitri Petelin e Frank Rubio) dovranno attendere fino a febbraio affinché una Soyuz di riserva arrivi alla ISS: lo ha riferito un funzionario spaziale russo. La Soyuz MS-22 è stata lanciata verso il laboratorio orbitante a settembre, ed è il mezzo adibito al rientro sulla Terra del medesimo equipaggio. Senza contare che è anche una “scialuppa di salvataggio” in caso di emergenza.
Assumendo che la capsula russa sia inutilizzabile, per la prima volta nella sua storia, la Stazione Spaziale Internazionale non ha la capacità di evacuare tutti i suoi occupanti in caso di incidente.
I cosmonauti russi Sergey Prokopyev e Dmitry Petelin e l’astronauta della NASA Frank Rubio sono arrivati alla ISS a bordo dell’ormai danneggiata Soyuz il 22 settembre e dovrebbero tornare sulla Terra il 28 marzo. Sulla Stazione ci sono anche gli astronauti della NASA Nicole Mann e Josh Cassada, il giapponese Koichi Wakata e la russa Anna Kikina, arrivati a bordo della Crew Dragon SpaceX all’inizio di ottobre. Quindi a bordo del laboratorio orbitante ci sono 7 persone.
Con la Soyuz probabilmente inutilizzabile, solo 4 persone sarebbero in grado di mettersi in salvo nel caso qualcosa andasse storto.
“Il nostro prossimo equipaggio doveva volare a metà marzo,” ha dichiarato Sergei Krikalev, capo del Centro di addestramento per cosmonauti Yuri Gagarin vicino a Mosca, durante una conferenza stampa. La Soyuz prevista per quell’equipaggio potrebbe invece essere lanciata vuota per recuperare i 3 membri sulla ISS, se fossero effettivamente bloccati. Krikalev ha però dichiarato che può essere “inviata un po’ prima, circa 2, 3 settimane prima è il massimo che possiamo fare a questo punto“.
La causa del foro che ha determinato la perdita è ancora oggetto di indagine, ma un’ipotesi è stata esclusa: non faceva parte dello sciame meteorico delle Geminidi in corso, poiché la traiettoria era nella direzione sbagliata, ha sottolineato Joel Montalbano, program manager della ISS.
Domenica 18 dicembre, la NASA ha utilizzato le telecamere sul braccio robotico Canadarm2 della Stazione. L’indagine ha rilevato un piccolo foro nell’MS-22 che è la probabile causa della perdita, ma non è ancora noto come si sia verificata.
“Abbiamo del lavoro da fare con le immagini per capire meglio se si è trattato di un impatto di meteoroide o se c’è stato un problema hardware, e quel lavoro è davanti a noi,” ha detto Montalbano. Un’altra possibilità è che il responsabile sia stato un pezzo di spazzatura spaziale, ma Krikalev ha affermato che un oggetto del genere sarebbe troppo piccolo per essere localizzato da terra poiché il foro era largo solo 0,8 mm.
Se la Russia riprogrammerà l’arrivo della prossima capsula Soyuz verso la Stazione Spaziale, l’MS-22 danneggiata dovrebbe poi tornare vuota sulla Terra.