La “tripledemic” mette in ginocchio anche gli USA: ospedali al collasso

Covid, influenza e altri virus respiratori: allarme negli USA per la tripledemic in corso
MeteoWeb

Cresce in Usa l’allarme per quella che gli esperti chiamano la ‘tripledemic’, ossia la diffusione in continua crescita dei tre principali gruppi di malattie virali della stagione invernale: l’influenza vera e propria, una serie di virus respiratori che quest’anno stanno colpendo soprattutto i bambini, ed il Covid. Tutti agenti patogeni che, circolando più facilmente in ambienti chiusi, stanno salendo a dismisura mettendo i Pronto Soccorso dell’ Unione sotto forte pressione. A questo si aggiunge la carenza di medicinali soprattutto pediatrici, per il raffreddore e l’influenza: difficile trovare nelle farmacie americane acido acetilsalicilico e brufen per i più piccoli.

L’avvicinarsi del Natale e delle feste in famiglia sta facendo impennare i timori delle autorità sanitarie: il direttore dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, Rochelle Walensky, sta lanciando messaggi ripetuti alla popolazione, invitando chiunque non lo abbia fatto a vaccinarsi, sia con il bivalente anti-covid, che con le immunizzazioni antinfluenzali. Walensky si è rivolta “a tutte le famiglie americane”: “Voglio che facciate ricorso al medico se avete sintomi di una patologia respiratoria per farvi testare, non solo con il tampone del Covid, ma anche per una possibile influenza. E’ importante soprattutto per i fragili prendere gli antivirali subito per entrambe le malattie, perche’ ne riducono la potenziale gravità e quindi i rischi i ricoveri'”. Walensky ha anche indicato che i Cdc stanno lentamente rivedendo le indicazioni sull’uso delle mascherine, non più obbligatorie da mesi. Le comunità in cui il livello dei contagi ha raggiunto la soglia di alto pericolo – ha osservato – crescono in ogni Stato dell’ Unione, e là i Cdc sono tornati ad invitare i cittadini ad usare sempre le maschere negli ambienti interni. Los Angeles e New York sono al momento i centri nevralgici piu’ a rischio..

Condividi