Maltempo, sindaco di Fiumicino: “alloggi alternativi per le famiglie più a rischio”

Il sindaco di Fiumicino Esterino Montino ha effettuato oggi u n sopralluogo tecnico nell'abitato di Fiumara Grande, colpito dal maltempo
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Nel comprensorio del Passo della Sentinella, alla foce del Tevere, a Fiumicino, nei prossimi giorni scatteranno decisi interventi di bonifica di decine di tonnellate di rifiuti trascinati dalle mareggiate e dal Tevere nei giorni scorsi; ed ancora, per dare maggiore sicurezza all’abitato a continuo rischio emergenza ed allagamenti, dove vivono circa 700- 800 persone, verranno puliti fossi e canali di scolo e ricreata una doppia pendenza di arginatura per il deflusso dell’acqua, in sicurezza vicino all’argine e alla scogliera, viste anche le problematiche di falda; in prospettiva verranno “eliminate le casupole a maggior rischio dopo aver trovato alloggio alternativo a chi vi abita ora e che è a maggior rischio: si procederà con un’Ordinanza. C’è un problema di sicurezza ed i residenti devono avere la consapevolezza che qui può sempre succedere qualcosa ed il Comune li sta aiutando, cercando di prevenire“.

È quanto riferito dal sindaco di Fiumicino Esterino Montino al termine di un sopralluogo tecnico nell’abitato di Fiumara Grande, dove l’amministrazione comunale è costretta di nuovo ad intervenire per “garantire maggiore sicurezza: è un luogo del demanio e della Regione ma, dopo aver chiesto invano aiuto, siamo di nuovo noi in prima linea – ha detto Montino – con 30mila euro di fondo di riserva e prossimamente faremo un altro stanziamento di delibera da 30-40 mila euro. Ancora una volta Fiumara è la discarica di 400 chilometri di Tevere, oltre che dell’Aniene. Arriva di tutto quando è in piena“.

Per il comprensorio, esistente da circa 80 anni, Montino ribadisce che la “soluzione, per dare una prospettiva alle persone, è solo una larga delocalizzazione per buona parte di chi vi abita: siamo in graduatoria, ed aspettiamo il decreto definitivo di finanziamento, per il bando di 14 milioni di euro a cui abbiamo partecipato con Ater, per costruire alloggi su un’area di oltre 10mila quadrati ad Isola Sacra, dove è auspicabile poter intanto trasferire almeno già prime 150 persone, quelle a maggiore rischio sicurezza e che vorranno accettare la delocalizzazione“, conclude.

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