In provincia di Belluno il 2022 è risultato molto caldo e poco piovoso: è quanto emerge dall’analisi meteo degli esperti Arpav. L’anno è iniziato con un bimestre gennaio-febbraio più soleggiato, secco e ventoso del normale. La primavera è risultata meno piovosa del consueto ed insolitamente calda nel mese di maggio. L’estate è stata molto calda, negli ultimi decenni seconda solo a quella del 2003, mentre non si è osservata alcuna anomalia significativa per le precipitazioni. L’autunno si è rivelato più caldo del normale, soprattutto nel mese di ottobre, e meno piovoso/nevoso. Infine dicembre, fino al giorno 22, è risultato normale, sia per le precipitazioni che per la temperatura.
Le temperature medie annuali sono risultate in genere 1.5°C più alte del normale, uno scarto davvero notevole, mai riscontrato nel recente passato, che fa del 2022 l’anno più caldo da quando esiste la rete meteorologica della Regione Veneto, ovvero dal 1984. Sono state superate anche le temperature medie elevate degli ultimi anni, fra i più caldi di sempre, a ribadire il fenomeno del riscaldamento globale, che nell’ultimo decennio ha subito una chiara accelerazione.
Per la città di Belluno, di cui si dispone una serie storica di oltre 140 anni, si può affermare che il 2022 va classificato come l’anno più caldo dal 1876, anno di inizio delle misurazioni continue nello storico “Osservatorio Meteorologico di Belluno”. Mesi decisamente più caldi del normale sono stati: maggio, giugno, luglio e soprattutto ottobre. Nessun mese, invece, si è dimostrato più freddo del consueto. Le precipitazioni totali annuali (in genere fra 800 e 1300 mm) sono risultate inferiori alla norma del 30-40% sulle zone centro-meridionali della provincia e del 15-25% sulle zone più settentrionali (Ampezzano, Val d’Ansiei e Comelico), eccezion fatta per qualche località di queste ultime, come ad esempio Santo Stefano di Cadore, dove lo scarto è stato quasi nullo (-5%). Se si escludono le zone più a nord della provincia, il 2022 è stato uno degli anni più secchi dell’ultimo trentennio. I mesi più piovosi sono stati agosto e settembre, quelli meno piovosi i prime tre dell’anno. In tutto si sono avuti 10-15 giorni piovosi in meno, rispetto alle medie pluriennali, con 93-106 giorni (a seconda delle zone) con più di 1 mm di pioggia, contro una media di 107-118.
Dell’anno che sta per concludersi si devono soprattutto ricordare:
- Il caldo anomalo in quota il giorno di Capodanno, con massime di 19.1°C a Col Indes di Tambre e 17.1°C a Cortina;
- Le numerose giornate ventose di febbraio, con raffiche di 125 km/h sul Faloria e 94 km/h a Belluno-aeroporto;
- L’intensa nevicata sulle Dolomiti del 15 febbraio, quando cadono 40-60 cm di neve in circa 12 ore, come a Falcade, Frassenè Agordino e Pecol di Zoldo;
- L’anomala colorazione giallo/ocra del cielo il 15 marzo ed il cielo lattiginoso il giorno seguente, a causa della presenza di sabbia e polvere, provenienti dal deserto algerino; in sospensione nella bassa troposfera;
- Le temperature massime elevate fra il 20 ed il 23 luglio, con picchi di 37.7°C a Feltre, 34.3°C ad Agordo, 32.2°C a Santo Stefano, 30.8°C a Falcade e 26.4°C ad Arabba. Fortunatamente tali valori sono accompagnati da umidità dell’aria molto bassa, favorita dalle condizioni di terreno secco, dovuto alla carenza di precipitazioni dei mesi precedenti;
- I violentissimi rovesci temporaleschi del 5 agosto sul Monte Pomagagnon e sull’Altopiano di Razzo, all’origine di alcune grosse colate detritiche che interrompono alcune strade. In particolare, un pluviometro sopra Fiames misura un’intensità di pioggia fra le più alte mai registrate in provincia di Belluno (64 mm in mezz’ora, dei quali 42 mm in 15 minuti e 19 in 5 minuti)
- Il freddo del 20 settembre, specie al mattino, con minime di -5.1°C a Pian Cansiglio e -0.6°C a Santo Stefano;
- Il caldo anomalo in ottobre, soprattutto nella seconda metà del mese, con temperature massime di 25.1°C a Feltre, 23.1°C a Valle di Cadore, 21.8°C a Cortina e di 19.9°C ad Arabba. Durante una notte la temperatura non scende sotto i 15.6°C sul Monte Avena