Cresce con il passare delle ore e il continuo sforzo da parte dei soccorritori, il numero di vittime legato alla devastante tempesta di neve che si è abbattuta sugli USA orientali. La zona di Buffalo, nello stato di New York, può essere considerata l’epicentro della tempesta. L’ufficio del sindaco di Buffalo, Byron Brown, ha annunciato altri sette morti legati alla tempesta, portando il totale a 28. A questi, si aggiungono almeno altri sette morti accertati in periferia. Il bilancio delle vittime supera, dunque, quello della storica bufera di neve del 1977, che uccise 29 persone.
È probabile che il numero di morti a causa della mostruosa tempesta continui ad aumentare mentre la neve continua a ricoprire la contea di Erie, lasciando le strade in molte aree impraticabili. A livello nazionale, le temperature sono crollate ed enormi cumuli di neve hanno bloccato i trasporti e intrappolato le persone nelle loro case.
Il servizio meteorologico nazionale ha previsto che potrebbero ancora cadere da 2,5 a 5 centimetri di neve nella contea di Erie, che comprende Buffalo. Anche se le previsioni per oggi non sono paragonabili all’enorme tempesta che ha fatto cadere oltre un metro e mezzo di neve in alcune località a partire da venerdì 23 dicembre, “qualsiasi nevicata aggiuntiva su Buffalo avrà un impatto“, ha detto il meteorologo Bob Oravec.
Estendendosi dai Grandi Laghi, vicino al Canada, al Rio Grande lungo il confine con il Messico, la tempesta ha ucciso decine e decine di persone negli USA. I decessi sono stati registrati in 12 Stati: Colorado, Illinois, Kansas, Kentucky, Michigan, Missouri, Nebraska, New York, Ohio, Oklahoma, Tennessee e Wisconsin.
Il numero delle vittime della tempesta artica in Usa sale a 64
Sale a 64 il bilancio delle vittime della tempesta artica che sta flagellando in questi giorni gli Stati Uniti. Lo riporta Msnbc precisando che la zona più colpita resta quella di Buffalo. Nella città ci sono ancora 4.000 case senza elettricità e riscaldamento e il servizio meteo avverte che nelle prossime ore cadranno fino a 20 cm di neve. Il ‘bomb cyclone’ ha provocato vittime anche in altri 12 stati: Colorado, Illinois, Kansas, Kentucky, Michigan, Missouri, Nebraska, New York, Ohio, Oklahoma, Tennessee e Wisconsin.
Tempesta invernale paralizza gli aeroporti: inchiesta sulla SouthWest
Il weekend di Natale si è rivelato particolarmente drammatico per tutte le compagnie aeree statunitensi a seguito della tempesta di neve che ha interessato il Midwest, la costa Est e tutto il Sud degli Stati Uniti. Da mercoledì scorso, si sono registrate oltre 17.000 cancellazioni. In particolare, la compagnia Southwest è finita sotto indagine per l’interruzione definita “sproporzionata” dal Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti. Il vettore solo nella giornata di lunedì 26 dicembre ha cancellato il 70% del suo programma di viaggio, annullando oltre 2.800 voli; mentre Delta ha cancellato solo il 9%; United il 5% e American meno dell’1%.
Il portavoce della Southwest, Jay McVay, ha dichiarato in una conferenza stampa a Houston che le cancellazioni si sono moltiplicate man mano che i sistemi temporaleschi si spostavano nel Paese, lasciando equipaggi e aerei fuori posto. Il Dipartimento dei Trasporti ha dichiarato su Twitter di essere “preoccupato per il tasso inaccettabile di cancellazioni e ritardi della Southwest e per le segnalazioni di mancanza di un servizio clienti tempestivo“. Il tweet diceva che il Dipartimento avrebbe esaminato se la Southwest avrebbe potuto fare qualcosa per evitare le cancellazioni e se la compagnia aerea stesse rispettando il suo piano di assistenza ai clienti.
Agenti inviati a Buffalo per far rispettare il divieto di guida
Agenti di polizia sono stati inviati a Buffalo, la seconda città più popolosa dello Stato di New York, sotto la neve a causa della tempesta artica, per far applicare il divieto di guidare che è stato imposto in città. Il manager della contea, Mark Poloncarz, ha riferito che la polizia sarà posizionata agli ingressi di Buffalo e ai principali incroci per far rispettare il divieto di guida. “Troppe persone ignorano il divieto“, ha dichiarato il democratico Poloncarz in una conferenza stampa. Nel frattempo, il divieto di guida è stato revocato nelle aree suburbane.
Quella di questi giorni è per Buffalo la tempesta con più vittime da due generazioni ad aver colpito la città. L’ufficio del sindaco di Buffalo, Byron Brown, ha annunciato altri 7 decessi legati alla tempesta, che portano il totale della città a 27, oltre ad almeno 7 vittime in periferia. Il bilancio supera quello della storica bufera di neve del 1977, che provocò 29 morti in una regione nota per il rigido clima invernale. Nell’area di Buffalo, la tempesta ha imperversato venerdì e sabato, facendo cadere oltre 1,2 metri di neve in alcuni punti. L’ondata invernale ha bloccato alcune persone in auto per giorni, provocando la chiusura dell’aeroporto della città e lasciando senza riscaldamento alcuni residenti.
Si attende ancora neve oggi: il servizio meteorologico nazionale ha previsto da 2,5 a 5 centimetri di neve nella contea di Erie, che comprende Buffalo. Il commissario dei servizi di emergenza della contea di Erie, Dan Neaverth Jr., ha dichiarato che le squadre stanno tenendo d’occhio le previsioni per il fine della settimana, quando il clima più caldo previsto aumenterà la minaccia di inondazioni con lo scioglimento della neve. “Siamo un po’ preoccupati”, ha detto.