Perseverance ha depositato il suo primo prezioso campione di roccia sulla superficie di Marte, lasciando dietro di sé materiale che dovrebbe essere riportato sulla Terra da una futura missione. È un momento chiave nella ricerca della vita passata sul pianeta, hanno dichiarato i funzionari della NASA.
Il contributo del rover alla ricerca di “antica vita microbica” in un vecchio delta fluviale, ha spiegato il Jet Propulsion della NASA, prevede il deposito di 10 tubi di titanio nella zona denominata “Three Forks”.
A un certo punto, negli anni ’30, se i programmi verranno rispettati, Perseverance o due elicotteri (simili a Ingenuity) trasporteranno i tubi nel cratere Jezero, verso un veicolo in attesa.
Questo tubo è un deposito di backup: Perseverance raccoglie doppi campioni in ogni posizione e la sua missione richiede che effettui la consegna da solo, utilizzando il set all’interno del rover. Se necessario, degli elicotteri potrebbero essere chiamati a raccogliere i tubi di riserva lasciati sulla superficie marziana.
In qualunque modo i tubi vengano consegnati, un veicolo spaziale li lancerà nello Spazio, consegnandoli a un orbiter in attesa, che li riporterà poi sulla Terra. A parte alcuni meteoriti marziani che sono caduti sul nostro pianeta, questa spedizione storica porterà per la prima volta rocce del Pianeta Rosso sulla Terra.
L’acqua e la vita su Marte
Uno degli ingredienti chiave della vita appare abbondante su Marte, o almeno lo era nei tempi antichi: l’acqua. Enormi canyon, vasti iceberg e potenziali riserve sottomarine suggeriscono che Marte fosse ricco di acqua in passato, nonostante l’aspetto polveroso odierno.
A giocare un ruolo fondamentale in questa indagine è Perseverance con i suoi campioni: un rover può portare con sé pochi strumenti, e l’invio dei carotaggi sulla Terra consentirà a interi laboratori di esaminare i frammenti marziani alla ricerca di segni di vita antica.
Il primo campione depositato ha all’incirca le dimensioni di un pezzo di gesso, ed è stato raccolto da una roccia ignea soprannominata “Malay” il 31 gennaio in una regione chiamata “South Séítah”. Gli scienziati hanno annunciato settimane prima del prelievo del campione di aver trovato sostanze organiche nell’area, un possibile ingrediente della vita.
Perseverance ha impiegato circa un’ora per spostare il tubo dal suo “ventre” al terreno, caduto su un punto pianeggiante della superficie marziana come previsto, e gli ingegneri sulla Terra hanno fotografato l’area per assicurarsi di non colpire il campione con le ruote durante l’allontanamento di Perseverance.
La fine della missione principale di Perseverance
La pietra miliare sta avvenendo poche settimane prima della fine della missione principale di Perseverance, prevista il 6 gennaio 2023. La missione raggiungerà due anni terrestri sulla superficie marziana il 18 febbraio. Il rover continuerà a operare grazie ad un’estensione della missione, basata sulle sue pubblicazioni scientifiche e contributi.