Grazie all’innalzamento dei livelli idrometrici, sul fiume Po transitano con maggior frequenza alcune imbarcazioni nel tratto medio (Cremona, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Mantova verso il Delta). Un’imbarcazione con 115 metri di lunghezza e 11,5 di larghezza, permetterebbe di trasportare ben 80 container che equivalgono ad 80 autoarticolati in meno sulle nostre strade, ha sottolineato l’Agenzia Interregionale per il fiume Po.
Proprio in questi giorni sono frequenti i carichi di materiali trasportati grazie all’impiego di grandi chiatte e questa opportunità rilancia le aspettative dal settore.
“Allineandoci ai Paesi del Nord Europa, che utilizzano in modo proficuo, sostenibile e intelligente questa modalità di trasporto occorre migliorare la capacità del Grande Fiume di poter ospitare imbarcazioni di quinta classe, in grado di movimentare merci lungo l’asse Delta-tratto mediano del Po (Piacenza, Reggio Emilia, Parma, Cremona, Mantova),” ha commentato il Direttore di AIPo Meuccio Berselli.
La navigazione fluviale è una delle mission strategiche di AIPo e permette di incentivare gli spostamenti commerciali e navigare, rilanciando tutto il contesto fluviale e rendendolo più appetibile per stakeholders, aziende e cittadini, in linea coi parametri richiesti dalla UE.
“Inoltre va considerata con grande attenzione la possibilità che la navigazione, se ben fatta, può dare come contributo rilevante per l’alleggerimento del traffico veicolare su strade e autostrade e di diminuzione conseguente della CO2,” ha concluso Berselli.