“O cominciamo a considerare la Protezione Civile come la priorità delle priorità nel governo del territorio o non abbiamo capito nulla di quello che è accaduto negli ultimi anni”. Lo scrive su Facebook Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare. “E’ mio intendimento, d’intesa con il Presidente Meloni, istituzionalizzare questo momento di confronto e collaborazione istituzionale tra governo ed esecutivi regionali: sono convinto che ascoltare i territori, aiutarli a superare criticità e difficoltà, sia un mio dovere e una modalità di lavoro ineludibile in un campo dove è drammaticamente in gioco la sicurezza degli italiani“, spiega in seguito alla odierna riunione, organizzata d’intesa con la competente Commissione della Conferenza delle Regioni e Province autonome, e coordinata da Giulia Zanotelli, a cui ha preso parte il Capo del Dipartimento Nazionale Fabrizio Curcio.
“Nel corso dell’incontro, che ha visto l’intervento dei rappresentanti delle Regioni, sono stati discussi essenzialmente quattro punti prioritari. In primo luogo, la riattivazione del Fondo regionale per la Protezione Civile quale strumento finanziario nazionale indispensabile per garantire il supporto alla crescita dei sistemi territoriali e per fare fronte alle conseguenze degli eventi calamitosi di impatto locale. Il fondo, non operativo dal 2009, è stato riattivato quest’anno con uno stanziamento di dieci milioni di euro. Il confronto è proseguito in ordine all’attività antincendio boschivo, sulla scorta della richiesta delle Regioni di ampliare su base annua il periodo di impiego e coordinamento dei mezzi aerei del concorso statale. È stata, inoltre, posta l’attenzione sull’incremento delle risorse a favore di privati e imprese colpite da calamità, sulla problematica ormai diffusa della siccità e sulla necessità di apportare urgenti modifiche al codice della Protezione Civile. In merito all’urgente messa in campo del sistema di allertamento con la tecnologia cell-broadcast, ho annunciato che la relativa direttiva sarà posta all’esame della Conferenza Unificata per la prevista intesa, dopo i test effettuati con le recenti esercitazioni nazionali nell’isola di Vulcano e nello Stretto di Messina”, aggiunge il Ministro Musumeci.
Musumeci: “siccità tema non sufficientemente valorizzato”
“Il tema della siccità non è ancora sufficientemente valorizzato“, ha detto Musumeci, concludendo l’incontro con la commissione Protezione Civile della Conferenza delle Regioni. “Da siciliano, fatemi dire che ormai la desertificazione è arrivata in Italia in maniera implacabile – ha sottolineato -. Significa che sulla zolla di terra non crescerà mai più un filo d’erba, mai. C’è un fenomeno di tropicalizzazione che ha coinvolto la Sicilia, una parte della Calabria e alcune zone della Campania ma che salirà lo Stivale. È uno dei temi di cui dovremo parlare con i Ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente”.
Curcio: “migliorare la comunicazione con i cittadini”
“Il sistema funziona se noi riusciamo a far comunicazione per portarci il cittadino della nostra parte anche quando facciamo alcune scelte a volte impopolari. Il tema della comunicazione e della relazione con il cittadino” è fondamentale. Lo ha detto il Capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, intervenendo all’incontro.
Stilando una lista di parole d’ordine, Curcio ha sottolineato l’importanza di dover “lavorare sul sistema di Protezione Civile, con un programma concreto di rafforzamento”. “Non basta l’accordo con la Regione – ha detto – bisogna poi mettere in condizione la regione di poter esercitare quelle attività nel sistema“. Un altro tema ritenuto fondamentale è quello dell’ordinamento che – ha ribadito – “si sta facendo sempre più complesso”. “Per esempio, abbiamo già avuto la disponibilità del Ministro (Musumeci, ndr) per intervenire in maniera importante sul tema del codice degli appalti – ha concluso -. E’ un tema importante, perché tutto quello che viene costruito in ordinario poi noi ce lo troviamo in emergenza. Un altro tema è quello degli strumenti, giurisprudenziali ma anche tecnici e tecnologici”.
Assessore della Toscana: “urgente aggiornare il Codice di Protezione Civile”
La riunione di oggi è stata l’occasione per gli assessori regionali alla Protezione Civile di fare il punto sulle richieste delle Regioni per quanto riguarda i temi di Protezione Civile alla presenza del Ministro e del Capo Dipartimento Fabrizio Curcio. “Per migliorare ulteriormente uno dei migliori sistemi del mondo, sono necessarie più risorse e revisione del Codice di Protezione Civile”, ha detto Monia Monni, assessore della Regione Toscana. “Il codice è pensato per rispondere alle grandi emergenze come terremoti e alluvioni, ma oggi la crisi climatica cambia la tipologia e la frequenza dei fenomeni meteo estremi. Ho, quindi, chiesto di iniziare un percorso finalizzato a modificare il codice per dotarci di strumenti rapidi ed efficaci per dare risposte a necessità nuove”.
“Le emergenze dell’agosto passato – ha proseguito -, anche in Toscana, sono state caratterizzate da forti piogge e colpi di vento concentrati in poco tempo e la maggior parte dei danni sono subiti dai privati e non dalle infrastrutture pubbliche. Con l’impostazione attuale del codice è impossibile riconoscere rimborsi ai privati. Su 186 comuni colpiti, con danni anche ingenti, solo 2 si sono visto riconosciuto lo stato di emergenza nazionale e nessun privato è stato risarcito. Mi pare evidente che sia urgente un aggiornamento degli strumenti e sono soddisfatta della condivisione manifestata sia dal Ministro che dal Capo Dipartimento”.