Una densa nube di fumo si è innalzata sul vulcano dello Stromboli che nel pomeriggio ha ripreso con forza la sua attività con un flusso piroclastico che si è incanalato lungo la Sciara del fuoco e ha causato il crollo di diverso materiale in mare. Nel pomeriggio si erano verificate diverse esplosioni, con un intenso trabocco lavico dall’area craterica nord e con il crollo di una parte dell’orlo craterico che ha generato una serie di flussi piroclastici. Il più importante alle 16:19 ha causato l’ingresso in acqua di un considerevole quantitativo di materiale, facendo scattare l’allerta tsunami con le sirene che sono risuonate sia a Stromboli sia a Ginostra. Dal punto di vista sismico – evidenzia l’Ingv-Osservatorio Etneo – l’ampiezza media del tremore vulcanico, si attesta, attualmente, nel livello medio-alto con tendenza all’incremento. I segnali attualmente disponibili delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni di rilievo.
“Intorno alle 16.20 si è registrato un distacco dalla sciara del fuoco del vulcano Stromboli che ha generato un’onda di maremoto di 1,5 metri. Sull’isola sono entrate in azione le sirene per allertare la popolazione. Dalle verifiche effettuate, non sono stati segnalati danni a persone o cose“. Lo conferma la Protezione Civile. “Il Dipartimento – spiega una nota – continuerà a eseguire l’evoluzione dell’evento in costante contatto con le autorità locali e Ingv“.
“Ho sentito il sindaco dell’Isola e sono in contatto con il Capo del Dipartimento di Protezione civile. Le notizie da Stromboli sono per fortuna rassicuranti: l’onda da tsunami di questo pomeriggio, alta un metro e mezzo, non ha fatto vittime ma solo danni non significativi. Mi conforta sapere che i sistemi di allarme abbiano funzionato e che il Centro operativo comunale sia stato prontamente istituito“. Così nei suoi canali social Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare. “Si lavora per dare temporanea sistemazione ad una trentina di cittadini invitati a lasciare a titolo precauzionale le proprie abitazioni“, ha aggiunto Musumeci.
Il fenomeno di oggi è stato più lieve rispetto al tragico evento del 30 dicembre 2002 quando, venti anni fa, un’eruzione analoga a quella odierna provocò un violento maremoto in tutto il basso Tirreno con danni gravissimi, sei feriti, il danneggiamento di diverse imbarcazioni e l’evacuazione dell’isola. Lo tsunami colpì anche Calabria e Sicilia, ma fortunatamente visto il periodo invernale sulle spiagge non c’era nessuno, altrimenti sarebbe stata una strage.
La Prefettura di Reggio Calabria, che aveva lanciato l’allarme invitando i cittadini ad allontanarsi dalle coste, ha appena comunicato che l’onda annunciata non ha creato disagio alcuno nel territorio calabrese. Attesa comunque la continua attività sismica sullo Stromboli, capace di generare consimili situazioni di pericolo a quella annunciata, la protezione civile in conformità con le raccomandazioni che provengono dal dipartimento nazionale invita tutti a non sostare né frequentare aree costiere esposte. La situazione rimane costantemente monitorata.