Il terremoto di magnitudo 4.6 che alle 08:12 di questa mattina ha colpito l’arcipelago delle isole Eolie, in provincia di Messina, ha provocato frane e crolli nell’isola di Lipari. La scossa s’è verificata in mare, pochi chilometri a sud/ovest dell’isola di Vulcano, ed è stata molto superficiale con un ipocentro di appena 3.1km. Questo ha determinato un risentimento sismico particolarmente significativo nelle aree più vicine all’epicentro, fino al 5° grado Mercalli non solo alle isole Eolie ma anche sul litorale messinese tirrenico già messo a dura prova nel pomeriggio di ieri da una pesantissima alluvione. La scossa è stata avvertita fino a Palermo, Catania, Reggio Calabria e Vibo Valentia, ma in modo molto più lieve.
Fortunatamente la scossa non ha provocato gravi conseguenze: le isole Eolie e il messinese tirrenico sono da sempre una delle zone a più alto rischio sismico d’Italia, quindi le costruzioni vengono costruite in modo adeguato per resistere ai terremoti anche ben più forti rispetto a quello di stamani. Tuttavia, si sono verificati crolli di materiali naturali, rocce e costoni di montagna: è successo nell’isola di Lipari, a Valle Muria e Mendolita. In alcune abitazioni, inoltre, il risentimento sismico ha provocato danni ai vetri delle finestre (soprattutto a Vulcano, nelle aree più vicine all’epicentro) e qualche crollo di intonaco delle facciate di alcune abitazioni.
Intanto dopo a scossa principale se ne sono verificate altre tre, inferiori: magnitudo 2.0 alle 08:18, magnitudo 1.7 alle 08:19 e magnitudo 1.8 alle 08:54.