Clima, verità scomode sulle auto elettriche: perché sono una fantasia impossibile

Il fisico Mark Mills illustra alcune scomode verità sulle auto elettriche, dal consumo di petrolio alle emissioni di anidride carbonica
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Le auto elettriche stanno salendo alla ribalta, elogiate da molti come una buona soluzione per combattere le emissioni, al punto che molti Paesi hanno già imposto un divieto di vendita di auto a combustibili fossili entro i prossimi anni. Ci viene detto che ci aiuteranno anche a usare meno petrolio. Ma la maggior parte di ciò che politici, attivisti e venditori di auto elettriche dicono su questi veicoli è semplicemente sbagliato.  

Vendere più auto elettriche non ridurrà molto il consumo di petrolio 

Le auto elettriche sono straordinarie. Ma non cambieranno il futuro in modo significativo (per quanto riguarda) l’uso di petrolio o le emissioni di anidride carbonica“, afferma il fisico Mark Mills del Manhattan Institute. “Il mondo ha 15, 18 milioni di veicoli elettrici ora. Se arriviamo (in qualche modo) a 500 milioni, ciò ridurrebbe il consumo mondiale di petrolio di circa il 10%. Non che sia niente, ma non pone fine all’uso del petrolio”, aggiunge.  

La maggior parte del petrolio mondiale viene utilizzato da cose come “aeroplani, autobus, grandi camion e attrezzature minerarie che ottengono il rame per costruire le auto elettriche“.   

Auto elettriche ed emissioni 

Sebbene guidare un’auto elettrica emetta poco carbonio in più nell’aria, produrre l’elettricità per caricare la sua batteria ne aggiunge molto. “Bisogna estrarre, da qualche parte sulla Terra, 500.000 libbre di minerali e roccia per fare una batteria”, sottolinea Mills. “Se sei preoccupato per l’anidride carbonica, il veicolo elettrico ha emesso da 10 a 20 tonnellate di anidride carbonica (dall’estrazione, alla produzione e alla spedizione) prima ancora che arrivi al tuo vialetto. Volkswagen ha pubblicato uno studio onesto (in cui) sottolinea che per le prime 60.000 miglia di un veicolo elettrico, quel veicolo elettrico avrà emesso più anidride carbonica di un veicolo convenzionale”, afferma Mills. 

Bisognerebbe guidare un’auto elettrica per “100.000 miglia” (160.000km) per ridurre le emissioni solo del “20 o 30%, che non è che sia niente, ma non è zero”. 

Batterie 

Uno dei grandi inconvenienti delle auto elettriche è che le batterie sono pessime nell’immagazzinare grandi quantità di energia. “Le batterie perdono e non reggono molto“, afferma Mills. Il fisico spiega che “il petrolio inizia con un enorme vantaggio: il 5.000% di energia in più per libbra. Le batterie delle auto elettriche pesano 450kg. Quei 450kg sostituiscono solo 36kg di benzina. Gli ingegneri sono davvero bravi a migliorare le cose ma non possono migliorarle rispetto a quanto consentito dalle leggi della fisica”. 

Mills sottolinea, inoltre, come sia una fantasia pensare di avere batterie abbastanza potenti da sostituire i combustibili fossili. “Poiché la natura non è gentile con gli esseri umani, noi immagazziniamo energia per quando fa freddo o molto caldo. Le persone che immaginano una transizione energetica vogliono costruire pale eoliche e pannelli solari e immagazzinare tutta quell’energia nelle batterie. Ma se si fanno i calcoli, si scopre che si dovrebbero costruire batterie per un valore di circa cento trilioni di dollari per immagazzinare la stessa quantità di energia che l’Europa ha come stoccaggio ora per questo inverno. Le fabbriche di batterie del mondo impiegherebbero 400 anni per produrre così tante batterie”, spiega l’esperto.  

Rete elettrica

I sostenitori delle auto elettriche non parlano di questo quando promettono che ogni macchina sarà elettrica. Inoltre, non parlano neanche del fatto la rete elettrica è limitata. Quest’estate, le autorità della California erano così preoccupate per i blackout che hanno chiesto ai proprietari di veicoli elettrici di smettere di ricaricare le auto, nonostante oggi poche delle auto della California siano elettriche. E la California è uno degli stati che ha deciso che tutte le nuove auto debbano essere elettriche entro il 2035! 

“In parole povere, bisogna raddoppiare la rete elettrica per spostare l’energia dalla benzina al settore elettrico. Nessuno sta pianificando di raddoppiare la rete elettrica, quindi razioneranno“, afferma Mills. La verità, dunque, è che non abbiamo abbastanza elettricità per tutte le auto elettriche. Peggio ancora sarebbe se, come propongono molti attivisti e politici, cercassimo di ottenere quell’elettricità da fonti rinnovabili al 100%. Anche se si aggiungessero “turbine eoliche delle dimensioni del Monumento a Washington (alto 169 metri, ndr) sparse su un’area sei volte più grande dello stato di New York, non sarebbe sufficiente“, specifica Mills.  

Questa è solo matematica e fisica. E promuovere queste fantasie impossibili “è stato uno straordinario risultato di propaganda, quasi infantile, sconvolgente perché è così assurdo”, afferma Mills. Anche se inventano automobili, turbine eoliche, pannelli solari, linee elettriche e batterie molto migliori, spiega Mills, “stanno ancora perforando, scavando. Stanno ancora costruendo macchine che si consumano… Non è una trasformazione magica“, conclude Mills, autore di un illuminante rapporto sull’”illusione della transizione energetica”. 

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