Dove cercare vita aliena? Il segreto è nell’attività sismica dei pianeti

Secondo l'ufologo di A.R.I.A. Angelo Maggioni, la vita aliena andrebbe cercata su quei pianeti che presentano maggiore attività sismica
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Secondo l’ufologo Angelo Maggioni, fondatore di A.R.I.A. (Associazione Ricerca Italiana Aliena) la vita aliena va cercata laddove i Pianeti mostrano, o hanno mostrato, una forte attività sismica. Uno dei tanti misteri sullo sviluppo di vita intelligente sul nostro Pianeta è che la stessa è dipesa da tanti fattori importanti ed alcuni essenziali come la presenza ossigeno. Come però l’ossigeno sia comparso non è del tutto chiaro.

Secondo lo studio di ricercatori scientifici come gli scienziati David Mole, Adam Charles Simon e Xuyang Meng, la presenza dell’ossigeno potrebbe essere spiegata dai magmi ossidati che sono ricchi di acqua e ossigeno. Questi sarebbero stati rilasciati a causa dello spostamento delle placche tettoniche. L’ufologo Maggioni, in riferimento a Marte, teorizza che proprio la presenza di segnali di vita passata, a livello cellulare, e alcuni deboli segnali di piccoli terremoti potrebbero rafforzare l’ipotesi esposta dagli scienziati.

Angelo Maggioni
Angelo Maggioni

Il periodo Cambriano

L’ufologo è in particolar attratto dal periodo Cambriano dove vi sono stati momenti di vere e proprie esplosioni di nuove forme di vita. Queste esplosioni sono avvenute grazie alla presenza massiccia di ossigeno. Lo confermano le firme isotopiche che hanno evidenziato il fluttuare della presenza dell’ossigeno stesso. Più aumentava e più le specie “ossigenate” hanno potuto fare un balzo evolutivo, al contrario quelle meno ossigenate sono andate incontro all’estinzione.

Il passaggio chiave, secondo l’ufologo, sta proprio nel passaggio da unicellulare a pluricellulare che è quello che ha dato il via alla forma di vita intelligente evoluta e organizzata. Maggioni ipotizza che nello stesso periodo la Terra probabilmente era scossa da terremoti causati dallo spostamento delle placche tettoniche che ne hanno permesso il rilascio di magmi ossidati. Marte, del resto, era un Pianeta ricco di acqua anche se oggi in superficie sia scomparsa, e parrebbe quasi certa la presenza di una sorta di brodo primordiale e di fossili cellulari.

marte

L’attività sismica e la vita

Secondo Maggioni, dunque, la NASA, l’ESA e tutte le agenzie spaziali che cercano la vita aliena, dovrebbero concentrarsi su quei Pianeti che hanno avuto o che hanno attività tettonica molto presente e attiva.

Diverso sarebbe poi verificare come la vita stessa si adatti e si sviluppi ad esempio su un Pianeta con una forza di gravità diversa. “Questo indubbiamente influenzerà lo sviluppo strutturale della vita stessa, della sua evoluzione e della sua organizzazione. E questo comporterebbe di conseguenza anche uno sviluppo tecnologico importante“, conclude Angelo Maggioni.

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