Alfabetizzazione Sismica: l’Osservatorio Vesuviano riapre al pubblico, tanti studenti all’Osservatorio Etneo

Ha riaperto al pubblico la più antica istituzione scientifica al mondo dedicata allo studio dei vulcani, l'Osservatorio Vesuviano
MeteoWeb

Oggi ricorre la quarta Giornata dell’Alfabetizzazione sismica, la manifestazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per promuovere la conoscenza dei terremoti, dell’ambiente, dei vulcani e dell’importanza delle azioni avviate per la prevenzione sismica e per la salvaguardia della Terra. Un momento speciale per far conoscere anche le attività di ricerca e di servizio svolte dall’INGV e per condividere la costante attenzione verso il territorio, l’ambiente e la mitigazione dei rischi. In questa quarta edizione l’Istituto apre le porte al pubblico di molte sedi d’Italia con incontri, convegni e presentazioni, alcuni anche in diretta streaming su YouTube. Si potrà entrare nel vivo dei laboratori scientifici e nelle Sale di monitoraggio sismico e vulcanico, oltre a “giocare” con i ricercatori a “fare scienza”.

In occasione della Giornata, ha riaperto al pubblico la più antica istituzione scientifica al mondo dedicata allo studio dei vulcani, l’Osservatorio Vesuviano, fondato nel 1841 dal Re Ferdinando II di Borbone alle pendici del Vesuvio, vicino Ercolano.

L’Osservatorio Vesuviano era rimasto chiuso al pubblico per diversi anni perché è una sede antica molto complessa e aveva bisogno di una serie di interventi e lavori per la messa in sicurezza ora per la prima volta dopo tanti anni torna ad accogliere tanti visitatori,” ha spiegato Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio vesuviano di Napoli. “Questa istituzione nasceva con l’obiettivo di studiare i vulcani, il Vesuvio in particolare, con strumentazioni innovative per l’epoca e con l’obiettivo di imparare a prevedere le eruzioni. Oggi è un osservatorio ancora attivo che monitora il Vesuvio h24 ma è anche un luogo che raccoglie una grande quantità di materiali del patrimonio storico culturale e scientifico“.

A Catania, l’Osservatorio Etneo ha registrato il pienone di studenti. “Per i terremoti hanno stupore e paura. Il sisma lascia ricordi del momento, quando non ci sono danni. E dire che viviamo in una zona dell’Italia, quella della Sicilia Sud-Orientale e l’aera dello Stretto di Messina, dove si sono verificati i due eventi di maggiore energia in tempi storici, prima cioè della registrazione dei terremoti: Val di Noto e Messina,” ha spiegato il direttore dell’Osservatorio Eneo Stefano Branca. La curiosità maggiore dei ragazzi resta sulle eruzioni. “I ragazzi guardano incantati le immagini di Etna e Stromboli e il vulcano attivo più alto d’Europa conferma il suo grande fascino, anche grazie ai social. Nel 2021 il nostro sito con l’intensa attività dell’Etna ha fatto 140milioni di accessi e oltre 3milioni di contatti giornalieri,” ha spiegato Branca. Il programma dell’Open day “Parole per la terra” dell’INGV a Catania comprende anche il seminario “Alla scoperta del Vulcano di casa nostra“, a cura di Boris Behncke.

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