Imperversa il maltempo sull’Italia per il Ciclone Polare attualmente posizionato nel mar Ligure con un minimo di bassa pressione molto profondo, seppur in aumento rispetto a ieri, con l’attuale valore di 991hPa. La pressione aumenterà ulteriormente nel pomeriggio-sera, seppur in modo lento e graduale, tanto che domani tornerà a 1000hPa nel primo pomeriggio sul Centro Italia: la tempesta, infatti, si sposterà molto lentamente verso Sud, rimanendo sul mar Tirreno ma dirigendosi dalla Liguria al Lazio, dove si posizionerà domani.
Proprio in queste ore è in corso la transizione tra la prima e la seconda fase di questo peggioramento. Fino ad oggi, infatti, il Sud Italia è ancora investito dal flusso caldo prefrontale ben visibile nella prima mappa (a sinistra) a corredo dell’articolo. Le temperature sono particolarmente elevate e le zone joniche sono addirittura avvolte da una nube di sabbia e polvere proveniente dal Sahara e ben visibile dalle mappe satellitari, in cui si può notare anche la direzione sud/occidentale delle correnti che portano sull’estremo Sud la sabbia dalla Tunisia e sul resto del Centro/Sud un enorme mare di nubi cariche di piogge torrenziali provenienti dal mar Tirreno.
Le ultime immagini dei satelliti raccontano l’ondata di freddo polare marittimo: si vede bene la neve caduta copiosa al suolo nelle scorse ore in Francia, Spagna e nelle isole Britanniche. Imponente sull’Italia centro/meridionale il flusso prefrontale caldo proveniente da sud/ovest, con tanta sabbia del Sahara dalla Tunisia alle zone joniche:
Spettacolari le ultime mappe satellitari che evidenziano l’entità della nube di sabbia del Sahara sull’estremo Sud:
Questa situazione così estrema sta determinando da ieri piogge torrenziali sull’Italia tirrenica e sull’Appennino, fino ad alta quota dove fa decisamente caldo. Molti corsi d’acqua sono straripati tra Lazio, Campania e l’entroterra abruzzese e molisano, dove alcune località hanno superato i 200mm di pioggia. Inoltre il caldo determina fenomeni particolarmente violenti, culminati nel tornado di ieri a Valmontone. Tuttora fori temporali stanno colpendo la Campania centro/meridionale, e l’animazione satellitare evidenzia una grande linea temporalesca che si ricarica sul basso Tirreno dalle Egadi al Cilento:
Mentre scriviamo fa molto caldo, non solo al Sud ma anche nel medio e basso Adriatico interessato dal garbino che innesca l’effetto favonio per l’aria discendente dall’Appennino. Ecco com’è possibile che abbiamo +15°C a Pescara, addirittura +14°C ad Ancona, ma anche +18°C a Bari e Vieste e +17°C a Barletta e Bisceglie. In Puglia il clima è eccezionalmente mite rispetto alla norma del periodo, con +17°C anche a Lecce, Taranto, Brindisi e Fasano. Ancora più caldo in Calabria con +20°C a Lamezia Terme e Bovalino, +19°C a Soverato, Gioiosa Jonica e Rosarno e +18°C a Reggio, Cosenza e Crotone. Impressionanti i valori in montagna: +15°C a Serra San Bruno, +12°C a Gambarie d’Aspromonte, +11°C sul lago Cecita in Sila e +7°C a Campotenese sul Pollino. In Sicilia abbiamo +21°C a Barcellona Pozzo di Gotto e Acitrezza, +20°C a Palermo, Catania, Siracusa, Giarre, Augusta e Lentini, +19°C ad Agrigento, Bagheria, Termini Imerese e Cefalù.
L’aria fredda, invece, è arrivata in Sardegna: spiccano al momento, in pieno giorno, i dati di Sassari ferma ad appena +7°C, Oristano a +10°C e Cagliari a +12°C, in rapido calo. In questo momento forti temporali stanno colpendo l’alta Toscana per l’ingresso dell’aria fredda: i fenomeni hanno determinato una forte grandinata che ha imbiancato Pisa, dove sono caduti 26mm di pioggia. A Firenze sono caduti 13mm e la temperatura è crollata agli attuali +5°C. Freddo anche a Prato, Pistoia e Arezzo con +6°C.
Il fronte freddo si continuerà a muovere verso sud nelle prossime ore, con lo spostamento del Ciclone dalla Liguria verso il Centro Italia. L’aria fredda irromperà gradualmente al Centro in serata, poi nella notte e domattina anche al Sud. Il maltempo continuerà a colpire il Centro/Sud con ulteriori nubifragi in Campania, zone interne del Molise e Basilicata occidentale nel pomeriggio, ma in serata avremo i primi forti fenomeni temporaleschi anche in Sicilia e Calabria, con nubifragi da Palermo fino a Catanzaro passando per lo Stretto di Messina. Attenzione ai fenomeni che saranno violentissimi: nel tardo pomeriggio inizieranno a colpire il trapanese, dove l’aria fredda arriverà prima (a Trapani stasera avremo dieci gradi in meno che a Lecce), estendendosi poi verso est e colpendo duramente l’agrigentino e il palermitano in serata, poi risalendo sullo Stretto di Messina e la Calabria nella notte. I fenomeni temporaleschi saranno molto violenti con nubifragi, grandinate e forti colpi di vento. Potranno ripetersi violenti tornado analoghi a quello di ieri a Valmontone, soprattutto nella Sicilia sud/occidentale tra trapanese e agrigentino, dove avremo una pericolosissima area di convergenza di venti impetuosi e l’arrivo improvviso dell’aria fredda dopo l’ennesima giornata eccezionalmente mite.
Da domani, Giovedì 19 Gennaio, sarà pieno inverno anche al Sud. E durerà a lungo: almeno dieci giorni di freddo, e almeno cinque consecutivi di forte maltempo da domani a lunedì prossimo, con abbondanti nevicate fino a bassa quota. Gli ultimi aggiornamenti prospettano una vera e propria “bomba di neve” tra Sicilia, Calabria, Campania, Basilicata, Puglia e Molise nel fine settimana, ma di questo parleremo meglio a breve in un nuovo apposito aggiornamento del MeteoNotiziario di MeteoWeb. Intanto domani oltre ad arrivare il freddo e la prima neve sugli Appennini centro/meridionali, un nucleo d’aria più freddo irromperà anche sul Nord Italia determinando ulteriori abbondanti precipitazioni tra Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna. Al momento è molto difficile prevedere la quota neve: l’aria polare marittima trae facilmente in inganno. E’ difficile che la neve arrivi in pianura Padana, anche se alcuni modelli prospettano accumuli importanti fin sulle coste di Veneto e Romagna. Più probabilmente, però, in pianura cadrà pioggia mista a neve mentre gli accumuli nevosi saranno abbondanti fin dalle basse colline (200 metri) in Emilia Romagna, in Veneto, non solo su Alpi, Prealpi e Appennino, ma anche sui Colli Euganei che rischiano di avere una nevicata davvero molto abbondante.
E’ in ogni caso doveroso segnalare che il modello Moloch dell’ISAC-CNR prevede per domani abbondanti nevicate fin in pianura Padana, al mattino fino a 25cm in Emilia su Piacenza e nel pomeriggio addirittura fino a 20cm su tutto il tratto che va da Pordenone a Ferrara, comprese Treviso, Padova e Venezia:
E’ molto difficile che questo scenario si avveri con tali proporzioni: sarebbe una nevicata storica per buona parte del Nord, in attesa di quella eccezionale in arrivo nei giorni successivi al Sud. Ma in queste situazioni così particolari, la meteorologia ci lascia come sempre con il fiato sospeso fino all’ultimo momento: non si tratta di una previsione di routine e per le caratteristiche del ciclone e dell’aria polare marittima, stavolta neanche con 24 ore di anticipo siamo in grado di sciogliere la prognosi dando sentenze previsionali che siano completamente convincenti.
Diventa ancor più fondamentale, quindi, seguire la situazione meteo in tempo reale: consigliamo di farlo come sempre tramite le pagine del nowcasting da cui è possibile seguire l’evoluzione meteorologica minuto per minuto su tutto il territorio nazionale e continentale con focus su ogni dettaglio del monitoraggio atmosferico: