Allerta Meteo, attenzione al Sud Italia tra 20 e 22 Gennaio: 7 Regioni rischiano una nevicata storica

Allerta Meteo, gli ultimi aggiornamenti per la seconda fase del peggioramento invernale sono impressionanti: il Sud rischia una nevicata straordinaria tra Venerdì 20 e Domenica 22 Gennaio
MeteoWeb

Mentre l’aria fredda sta irrompendo sulle Alpi proprio in queste ore e nella notte è attesa la bomba di neve al confine tra Friuli Venezia Giulia, Austria e Slovenia, si delinea sempre meglio lo scenario meteorologico per i prossimi giorni e gli ultimi aggiornamenti sono particolarmente importanti. I modelli notturni hanno ulteriormente intensificato non solo l’entità del freddo in arrivo, ma anche l’intensità del maltempo che colpirà l’Italia.

In base all’evoluzione delineata dagli ultimi aggiornamenti delle principali mappe meteorologiche e in modo particolare dalle carte del noto modello statunitense GFS (Global Forecast System), il Nord Italia avrà maggiori possibilità di nevicate fin in pianura Padana dapprima nel pomeriggio-sera di Martedì 17 Gennaio e poi nel corso della giornata di Giovedì 19 Gennaio. Ma gli aggiornamenti più importanti sono quelli per i giorni immediatamente successivi per le Regioni del Centro/Sud.

allerta meteo 21 22 gennaio 2023

Nei precedenti aggiornamenti abbiamo già evidenziato come al Sud fino a Mercoledì 18 il clima rimarrà mite per un libeccio prefrontale proveniente dal nord Africa e che bisognerà attendere Giovedì 19 per l’arrivo del freddo polare che farà crollare le temperature. Adesso, in base alle ultime mappe appena fornite da GFS, sembra che il ciclone Polare che in settimana attraverserà tutt’Italia si intensificherà in modo particolarmente cattivo nelle Regioni del Sud durante la seconda metà della settimana e in modo particolare tra Venerdì 20, Sabato 21 e Domenica 22 Gennaio.

Se questi ultimi aggiornamenti venissero confermati, al Sud avremo tre giorni di maltempo estremo e freddo intenso nel prossimo weekend (Venerdì 20, Sabato 21 e Domenica 22). In modo particolare su 7 Regioni (Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia) si potrebbero verificare nevicate di proporzioni storiche, con accumuli eccezionali sull’Appennino a partire da quote molto basse, tra 300 metri di altitudine nelle zone più fredde e non più in alto di 500600 metri in quelle meno fredde dell’estremo Sud.

Il rischio è che l’Appennino venga letteralmente seppellito da una nevicata di proporzioni storiche a causa delle precipitazioni abbondantissime per la violenza del ciclone e l’entità dei contrasti termici: l’aria fredda arriverà dopo un lungo periodo di caldo anomalo e si determineranno temporali autorigeneranti molto violenti che scaricheranno in poche ore quantitativi di precipitazioni davvero impressionanti. Tuttavia non sono passati neanche 8 anni dal record assoluto mondiale di Capracotta e Pescocostanzo, che il 5 marzo 2015 hanno registrato con – rispettivamente – 256cm e 240cm di neve giornaliera, il record assoluto planetario di nevicata giornaliera più abbondante di sempre. Un record ancora oggi rimasto imbattuto a livello mondiale, che testimonia le caratteristiche dell’Appennino che sorgendo a ridosso del mare, nel cuore del Mediterraneo, è particolarmente esposto ad eventi di precipitazioni così abbondanti. E che si potranno ripetere anche in futuro. Un futuro, forse, affatto lontano.

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