Le temperature sopra la media e l’assenza di precipitazioni rischiano di mettere in ginocchio anche gli operatori turistici dell’Appennino centrale, tra cui quelli della montagna marchigiana. L’assenza di neve determina la chiusura degli impianti sciistici e “se non arriverà entro pochi giorni avremo la stagione completamente compromessa con gravi perdite economiche“, ha dichiarato all’ANSA Francesco Cangiotti, amministratore della Società funivie Bolognolaski che gestisce anche gli impianti di Frontignano di Ussita (Macerata), recuperati di recente dai danni causati dal terremoto in Centro Italia.
“Le temperature restano per tutto l’arco della giornata sopra lo zero termico e questo non consente di attivare l’innevamento programmato, nonostante quest’anno abbiamo acquistato un nuovo cannone spara neve. Se continuerà a non nevicare saremo costretti a chiedere lo stato di emergenza e quindi degli aiuti economici,” ha sottolineato Cangiotti.
Situazione drammatica anche nelle stazioni sciistiche abruzzesi: il rischio per gli imprenditori e gli operatori turistici è vedere la stagione saltare. L’assessore regionale al Turismo Daniele D’Amario si è già attivato: “Noi a dire il vero in Abruzzo eravamo partiti con ottime prospettive visto che per la settimana di Natale e Capodanno, tutte le stazioni sciistiche della nostra regione avevano fatto il sold out. Poi la mancanza di neve ha chiaramente creato e crea oggi problemi però stiamo lavorando. Posso anticipare che la prossima settimana avremo un tavolo di lavoro con il ministro del Turismo Daniela Santanchè per vedere di studiare un pacchetto di aiuti destinato alle attività dell’Appennino e che soprattutto guardi in prospettive e che permetta di magari dotare le nostre stazioni sciistiche dei sparaneve di nuova generazione che permettono di innevare le piste anche sopra lo zero termico. Parleremo di questo con il ministro che ci riceverà la settimana prossima e vediamo cosa fare per dare una mano a tutte le attività legate alle stazioni sciistiche abruzzesi“.