Appennino senza neve, i sindaci abruzzesi: “subito ristori e interventi”

"Senza la neve e senza le presenze turistiche della filiera dello sci, le nostre realtà subiscono un colpo mortale"
MeteoWeb

Alla Regione e ai nostri rappresentanti in Senato della Repubblica e Camera dei deputati chiediamo la possibilità di intervenire subito con indennizzi, ristori o contributi straordinari per attenuare il peso di questa crisi, altrimenti davvero insostenibile“: l’appello arriva dai sindaci dei Comuni di Lucoli, Valter Chiappini, di Ovindoli, Angelo Ciminelli, di Rocca di Cambio, Gennarino Di Stefano, di Rocca di Mezzo, Mauro Di Ciccio, di Tornimparte, Giammario Fiori, e di Ocre, Giammatteo Riocci.

Non fosse bastato il terremoto, non fosse bastato il lockdown per la pandemia, adesso i cambiamenti climatici colpiscono il sistema turistico invernale, fondamentale per le nostre zone e rischiano di fare chiudere gli impianti e le tante attività ad essi collegate. Senza la neve e senza le presenze turistiche della filiera dello sci, le nostre realtà subiscono un colpo mortale. Al di là di ogni strumentalizzazione politica che non ci appartiene, in virtù anche della sensibilità per le esigenze delle comunità che rappresentiamo, ringraziamo il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci per aver rilanciato il tema del sostegno alle imprese turistiche, ai gestori delle stazioni sciistiche e più in generale al futuro del turismo invernale e delle zone montane,” hanno scritto i sindaci in una lettera.

Come sindaco e consigliere provinciale insieme a tutti i miei colleghi amministratori di piccoli Comuni montani, avverto l’urgenza e la necessità di intervenire per evitare un tracollo economico dei nostri territori,” afferma il sindaco di Lucoli, Valter Chiappini, nella lettera. “Ricordo a me stesso e a tutti che non parliamo solo degli interessi degli imprenditori, forse per paradosso i soggetti più forti di questo sistema. Parliamo di lavoratori, fissi o stagionali, di famiglie che vivono con l’accoglienza o la ristorazione, di persone legate all’indotto come il noleggio delle attrezzature. In un piccolo comune come Lucoli, si tratta di oltre 30 famiglie che senza questa opportunità di lavoro rischiano di non poter generare un reddito per potersi sostentare. Penso anche ai tanti imprenditori di Rocca di Mezzo, Rocca di Cambio e Ovindoli, che ancor di più di Lucoli vivono di un reddito generato dall’indotto delle due stazioni invernali di Campo Felice e La Magnola. Non da meno sono i comuni di Tornimparte e Ocre, che traggono anche loro un beneficio legato al turismo invernale“.

I sindaci chiedono anche a una riflessione sul futuro dei territori: “Questi accadimenti climatici debbono però farci anche riflettere sulla necessità di mettere in campo azioni per evitare spopolamento e fughe che comportano poi necessità di gestione dell’ambiente legate all’abbandono delle aree interne e montane considerando il momento che ci vede constatare gli aumenti dei costi del riscaldamento familiare, della benzina, dei generi alimentari, della vita quotidiana,” hanno concluso.

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