I cambiamenti climatici lasceranno davvero New York sott’acqua? Le variabili in gioco sono tante

Innalzamento del mare a New York: il livello del mare a Manhattan "non ha fatto nulla negli ultimi decenni che non abbia fatto nel secolo scorso”, afferma il Prof. Koonin
MeteoWeb

Un recente rapporto della National Aeronautics and Space Administration (NASA) lancia ancora una volta l’allarme sul fatto che i newyorkesi stanno per essere inondati dal rapido innalzamento del mare, scrive in un articolo per The Wall Street Journal Steven E. Koonin, Professore alla New York University e senior fellow presso la Hoover Institution di Stanford, fornendo una revisione dei dati che suggerisce che tali avvertimenti devono essere presi con cautela, poiché le variabili da in gioco sono tante.  

Le registrazioni del livello del mare misurate all’estremità meridionale di Manhattan, conosciuta come The Battery, iniziano nel 1856. Mostrano che le acque di oggi sono più alte di 48cm rispetto a 166 anni fa, con un aumento medio di circa 9cm ogni 30 anni. La documentazione geologica mostra che questo aumento iniziò circa 20.000 anni fa quando gli ultimi grandi ghiacciai si sciolsero, causando lo spostamento verso l’interno della costa di New York di oltre 80km”, scrive Koonin.  

Non c’è dubbio che il livello del mare a The Battery continuerà a salire nei prossimi decenni, se non altro perché la terra è costantemente sprofondata di circa 5cm ogni 30 anni a causa di fattori tra cui il movimento tettonico, il rimbalzo della massa dei ghiacciai e la subsidenza locale. Piuttosto, la domanda è se le crescenti influenze umane sul clima causeranno un innalzamento più rapido del livello del mare”, scrive Koonin, mettendo a confronto “i recenti tassi di crescita con quelli del passato, quando le influenze umane erano molto minori”. 

Il grafico seguente mostra quanto è aumentato il livello del mare durante i 30 anni precedenti ogni anno dal 1920. “Tale aumento è variato tra 3,8cm e 15cm (i dati nel grafico sono in pollici, ndr). L’aumento di 12,7cm negli ultimi 30 anni è superiore alla media secolare, ma non è senza precedenti e non mostra alcun segno di aumento”, spiega l’esperto.  

Fonte: Wall Street Journal

Man mano che la Terra si riscalda, i cambiamenti del livello del mare a The Battery dipenderanno in parte dai cambiamenti globali. Questi includono la perdita di ghiaccio dai ghiacciai di montagna, dalla Groenlandia e dall’Antartide, nonché l’espansione dell’oceano mentre si riscalda. È molto difficile prevedere questi cambiamenti: molti fattori influenzano la perdita di ghiaccio e gli oceani assorbono solo lo 0,25% del calore che scorre attraverso il sistema climatico terrestre. Gli aumenti di 30 anni nella seconda metà del XX secolo sono stati diminuiti di circa un pollice a causa del riempimento dei bacini dietro le dighe e dei cambiamenti nelle acque sotterranee in tutto il mondo”. 

Il livello del mare di The Battery dipende anche dai cambiamenti locali del mare e dall’abbassamento del terreno. Più importante è la variabilità naturale dei venti, delle correnti come la Corrente del Golfo, della salinità e delle temperature del Nord Atlantico, che provocano variazioni del livello del mare lungo l’intera costa nordorientale degli Stati Uniti. A causa di queste numerose variabili, i modelli climatici non possono tenere conto degli alti e bassi così evidenti nel grafico”, evidenzia il Prof. Koonin. 

Nonostante ciò, il recente rapporto della NASA fa eco a un rapporto della National Oceanic and Atmospheric Administration di febbraio che prevede un aumento di oltre 30cm a The Battery entro il 2050. Un tale aumento durante i prossimi 30 anni sarebbe più del doppio dell’aumento negli ultimi 30 anni e più del triplo della media del secolo scorso. Ancora più sorprendentemente, il rapporto NOAA afferma che questo aumento avverrà indipendentemente dalle future emissioni di gas serra. Non c’è modo di sapere se questa previsione è corretta”, conclude l’esperto, sottolineando come “il livello del mare di The Battery non ha fatto nulla negli ultimi decenni che non abbia fatto nel secolo scorso”.

Condividi