Le autorità del Cile hanno emesso un avviso di preallarme arancione per l’incremento di attività sismica nel vulcano Lascar, nella regione settentrionale di Antofagasta. Il Servizio nazionale di prevenzione e risposta ai disastri, che il 10 dicembre aveva avvertito di un principio di eruzione, aveva in settimana disposto il livello di allerta gialla.
Quello decretato oggi è il penultimo livello di allerta nella scala adottata anche dalla Protezione Civile italiana. L’ultimo, l’allarme rosso, viene emesso quando i parametri rilevati indicano alte probabilità di una imminente eruzione.
Le autorità cilene hanno deciso anche di aumentare le restrizioni di accesso al vulcano, che si trova in un’area scarsamente abitata vicino al confine con la Bolivia. Il vulcano Lascar ha registrato “un aumento della sismicità, principalmente quello associato alla dinamica dei fluidi all’interno del sistema vulcanico”, afferma un rapporto del National Geology and Mining Service (Sernageomin). “In questo scenario si prevede il possibile verificarsi di impulsi eruttivi con colonne che superano i 5km di altezza, proiezione di blocchi balistici e dispersione di cenere attorno al vulcano”, aggiunge la nota.
L’allerta arancione prevede il rafforzamento del monitoraggio tecnico del comportamento del vulcano e misure per la protezione delle località circostanti come San Pedro de Atacama, località molto frequentata da turisti locali e stranieri situata a circa 70km da Lascar. “In questo contesto e considerando il livello di rischio, il perimetro di sicurezza attorno al cratere sarà esteso da 5 a 10 chilometri, limitando l’accesso a detta area”, ha riferito Sernageomin.
Il vulcano Lascar, alto 5.592 metri, si trova nella regione di Antofagasta, circa 1.600km a nord di Santiago. L’ultima eruzione è stata registrata nel 1993.
In Cile, anche il vulcano Villarrica, nel sud del Paese, è sotto costante sorveglianza e in allerta gialla.
