Cristoforetti: “l’Europa ambisca all’accesso autonomo allo Spazio”

"A me piacerebbe che anche in Europa avessimo un'ambizione spaziale che sia commisurata alle nostre capacità tecnologiche ed economiche"
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Ho un tarlo nella testa: l’Europa non è in grado da sola di mandare esseri umani nello Spazio. Siamo ormai l’unico grande protagonista spaziale al mondo che non ha questa capacità, né l’ambizione, al momento, di costruirla“: è quanto ha affermato l’astronauta italiana dell’ESA Samantha Cristoforetti, in un’intervista a Repubblica, parlando della mancanza di “autonomia del poter accedere all’orbita bassa, quella dove vola la Stazione Spaziale Internazionale, senza appoggiarsi ad altri. Abbiamo volato con russi e americani. I cinesi hanno ormai questa capacità. Presto ci saranno anche gli indiani. A me piacerebbe che anche in Europa avessimo un’ambizione spaziale che sia commisurata alle nostre capacità tecnologiche ed economiche. Anche in un’ottica di collocazione geopolitica. Da un punto di vista personale è stata una soddisfazione poter fare una seconda missione: è il completamento della carriera di astronauta“.

In un colloquio con il Corriere della Sera, l’astronauta ha ricordato le sensazioni della passeggiata spaziale condotta lo scorso 21 luglio, durante la missione “Minerva” sulla ISS: “E’ stata un’esperienza bella intensa anche nelle fasi di preparazione. Aprire il portello è stato gratificante: il coronamento di tanto lavoro e tanta fatica. L’addestramento è stato impegnativo perché le passeggiate spaziali sono molto difficili, soprattutto per le persone di dimensioni relativamente piccole come me. Poi mi sono addestrata con la tuta americana della NASA e mi sono trovata a farla con quella russa“.

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