L’Italia sembra vivere un anno senza inverno: siamo arrivati a Gennaio e ancora fa molto caldo per effetto di un anomalo Anticiclone che sta comportando temperature senza precedenti nella storia su gran parte d’Europa, dove ieri abbiamo avuto il giorno di Capodanno più mite di sempre. Eppure la stagione non era iniziata male, sotto il profilo termico e pluviometrico. Tra fine novembre e inizio dicembre avevamo avuto numerosi episodi di freddo e maltempo, tre nevicate fin in pianura Padana al Nord/Ovest e un paio di incursioni fredde abbastanza precoci persino al Centro/Sud in modo particolare negli ultimi giorni di novembre.
Poi la situazione è cambiata, e questa grande anomalia calda e anticiclonica proseguirà con ogni probabilità almeno fino a metà Gennaio, forse anche oltre. In molti, quindi, si chiedono quale sarà l’evoluzione di quest’inverno a medio e lungo termine. Nel mondo dei meteo-appassionati domina lo sconforto ma non è una novità. E’ sempre stato così tra gli amanti di freddo e neve, particolarmente pervasi dalla smania di avere immediatamente gli scenari dei loro sogni nel proprio orticello. Eppure la memoria è corta: le più grandi soddisfazioni della storia, in termini di ondate di gelo e nevicate, si sono avute proprio in quelle stagioni in cui l’inverno ha latitato fortemente fino a fine Gennaio. E’ già successo molte volte, ma in modo particolare nelle due più clamorose: 1956 e 2012. Sono due tra le 4 più grandi stagioni in termini di freddo e neve nella storia degli ultimi 125 anni (1929, 1956, 1985 e 2012) eppure in entrambi i casi fino a fine Gennaio non c’era stato mai freddo, e persino le più alte vette del Paese erano prive di neve.
La situazione, poi, si ribaltò all’improvviso grazie al rallentamento del Jet Stream che consenti al Vortice Polare di sganciarsi dalle zone Artiche e muoversi verso Sud. Accadde soltanto tra gli ultimi giorni di Gennaio e i primi di Febbraio. In modo particolare nel 1956 a Roma nevicò per ben 5 volte in un solo mese, record assoluto di sempre. Le temperature rimasero sottozero anche di giorno per 4 giorni consecutivi, tanto che a San Pietro si vedevano persone praticare lo sci di fondo (vedi foto a corredo dell’articolo). In entrambi i casi (1956 e 2012) l’inverno proseguì in modo eccezionale fino in primavera, con ondate di gelo molto intenso e nevicate fin sulle coste del Sud addirittura ad Aprile.
Insomma, l’inverno sta latitando per ora sull’Italia e il clima rimarrà eccezionalmente caldo e secco ancora a lungo. Ma è assolutamente prematuro trarre conclusioni sull’andamento della stagione invernale: la storia insegna, è troppo presto per i bilanci. E l’inverno ha ancora tutto il tempo per prendersi la rivincita rispetto all’attuale anomalia anticiclonica. Guai, quindi, a pensare che la stagione sia praticamente già finita. Potrebbe essere un errore madornale…