Deficit di neve anche sui Pirenei: stazioni sciistiche catalane in difficoltà

Cinque delle sette stazioni automatiche di meteorologia nella regione dei Pirenei rilevano livelli di neve "carenti o molto carenti" per questo periodo dell'anno
MeteoWeb

Da metà dicembre, l’anticiclone si è impadronito dell’Europa, portando condizioni stabili e temperature oltre la media. Un incubo per il turismo, con le stazioni sciistiche costrette a chiudere per la mancanza di neve in un momento cruciale della stagione. In Italia, la situazione è particolarmente critica sull’Appennino, dove alcune regioni hanno chiesto un piano straordinario. Situazione difficile anche in Austria e nei Pirenei. 

Sui Pirenei, in particolare, la zona più colpita è quella catalana. Secondo i dati dell’Istituto cartografico e geologico della Catalogna, riportati da El Paìs, cinque delle sette stazioni automatiche di meteorologia nella regione rilevano livelli di neve “carenti o molto carenti” per questo periodo dell’anno. “La situazione è pessima su tutti i Pirenei e i Pre-Pirenei”, ha detto al quotidiano spagnolo Aleix Serra, membro del team di controllo della qualità dei dati del Servizio meteorologico catalano, nonostante le occasionali nevicate delle ultime ore. Gli esperti ritengono che al momento non ci sia da preoccuparsi, anche se ammettono che le previsioni a breve e medio termine non sono ottimistiche.  

La stagione in corso non è invece marcatamente negativa nella parte occidentale della catena montuosa, dove le stazioni di Baqueira (con il 46% delle piste abilitate, secondo i dati di Atudem, l’Associazione delle stazioni sciistiche e montane della Spagna), Boi-Taüll (69%) ed Espot (59%) hanno aperto dopo le nevicate di inizio dicembre. Nella zona orientale, invece, le condizioni di La Molina (40% delle piste aperte), Masella (52%) e soprattutto Vallter (15%) sono peggiori. Per trovare neve spessa in Catalogna attualmente è necessario superare i 2.000 metri, soprattutto nelle valli orientali.  

Condividi