A metà dicembre è iniziata una fase eruttiva sull’Etna. Ad un’altitudine di circa 2.800 metri, si è formata una nuova bocca ️eruttiva. Lo rende noto Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione Europea. Questa nuova fessura sta rilasciando una colata lavica (ora lunga più di 1,5km) visibile nelle immagini del satellite Sentinel-2 di Copernicus. Le immagini sono state catturate il 20, 23 e 25 dicembre e il 2 gennaio
Sentinel-2 fornisce immagini ottiche ad alta risoluzione per servizi di monitoraggio del territorio. Fornisce, ad esempio, immagini relative a vegetazione, copertura idrica e del suolo, vie navigabili interne e aree costiere. Fornisce anche informazioni per i servizi di emergenza. I satelliti gemelli Sentinel-2 A e Sentinel-2 B sono stati lanciati rispettivamente il 22 giugno 2015 e il 7 marzo 2017.
Etna: “un’eruzione lenta e silenziosa da oltre un mese”
Anche Boris Behncke, vulcanologo dell’INGV, ha scattato spettacolari foto dell’eruzione in corso nella sera del 2 gennaio. “Ecco come si presenta l’eruzione effusiva dell’Etna vista da Serra delle Concazze, sul fianco nord-orientale etneo”, scrive Behncke sui social postando le foto.
“Eruzione lenta, silenziosa, ormai da più di un mese diletta l’occhio di chi vive intorno a questo meraviglioso vulcano. Questo per me è uno degli aspetti più affascinanti dell’Etna: come possa essere diversa l’attività, dai drammatici e violentissimi parossismi dell’anno scorso, a questa attività totalmente calma, dolce, che non crea un minimo problema, una minima preoccupazione. Anch’io, amante dell’attività esplosiva, apprezzo tantissimo questo tipo di eruzione, anche perché non ti costringe a passare una notte ghiacciata in attesa di un parossismo che esita a venire, e poi passa in un attimo. Invece sali al tramonto in un bel posto panoramico, ti godi luci e colori, fai foto e video, e te ne torni a casa in tempo per la cena. Meraviglia”, ha commentato Boris Behncke.