“Il clima non può non cambiare. Per ragioni astronomiche, astrofisiche, il clima deve cambiare. La frase che ‘tutto dipende dall’uomo’ è non vera, non corretta“. Così, ieri sera, in un’interista a Quarta Repubblica, il fisico Franco Prodi. Fratello dell’ex premier Romano, Prodi è uno dei massimi esperti di Meteorologia e Climatologia in Italia. Fino al 2008 ha diretto l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) del CNR. E sul cambiamento climatico ha delle idee molto decise e ferme, che esulano dal sensazionalismo e dalle fake news catastrofiche.
“Sul cambiamento climatico siamo già in un pensiero unico, secondo il quale bisogna tenere il riscaldemento globale sotto il grado e mezzo entro il 2050“, precisa Prodi. Del pensiero unico, da mainstream, Prodi contraddice anche il principio secondo il quale le emissioni di CO2 sarebbero responsabili per il 98% del cambiamento climatico, e quindi l’uomo deve smettere di produrla. “Questa già è una bufala. Questo non vuol dire negare, vuol dire dedichiamoci alla tutela del pianeta“, ma senza pensare che l’unico responsabile del riscaldamento globale sia l’uomo, avverte l’esperto.
Il clima e le batoste dell’Europa su case e automobili
Alla domanda se hanno senso le direttive europee volte alla diminuzione della produzione di CO2, ad esempio con gli incentivi per le auto elettriche, Prodi non ha dubbi: “E’ tutto sbagliato“. Basti pensare “al problema delle materie prime con le auto elettriche, ai bambini del Congo che vanno in miniera a 12 anni per trovare materie prime da dare ai cinesi”. Non è “una cosa giusta questo mito dell’auto elettrica: l’hanno spinto quelli che vogliono cambiare il mercato“. Per lucrarci, ovviamente. E anche in merito alle direttive europee sulla casa, il fisico smantella assiomi che ormai sembrano l’unica verità: “è chiaro che con i cappotti adatti agli edifici vi è un risparmio energetico, però imporlo per legge non ha alcun senso“.
Franco Prodi smonta tutte le bufale sul Clima e asfalta Greta e ‘gretini’
“Si dice che gli eventi estremi e le inondazioni stiano aumentando di intensità e di numero, ma non è vero“, chiarisce Prodi. Non vi è aumento in tal senso. “C’è un aumento dei danni a causa delle costruzioni” sbagliate. E lo stesso vale per i cicloni tropicoli: non aumenta il numero. “Non sta finendo il mondo allora?“, chiede la giornalista. “Ma per carità – risponde lo scienziato -. L’inquinamento è grave e un po’ più di sobrietà energetica non ci costerebbe niente“, ma l’Apocalisse non è dietro l’angolo. E i cambiamenti climatici non sono indotti dall’uomo.
Dato tutto ciò, dunque, cosa pensa Franco Prodi di Greta Thunberg? E’ presto detto: secondo il fisico italiano, è necessario rendersi “conto che ci lasciamo guidare da una che è pilotata da un sistema al quale bisogna dire basta“. Greta, secondo Prodi, dovrebbe tornare a studiare. “Dov’è la scienza se ci lasciamo guidare da queste bufale mondiali“, di chiede infine l’esperto. E con lui dovremmo chiedercelo tutti noi. Quanto meno noi che siamo consapevoli del fatto che la scienza, da sempre, rappresenta un faro in mezzo alla nebbia dei misteri che ancora il nostro Pianeta ci riserva.